News Pubblicata il 18/12/2020

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Appalto pubblico: nel subentro assunzione per tutto il personale

L'impresa che subentra nell'appalto di pubblico servizio ad una società fallita, assorbe tutto il personale. Lo ha stabilito la Cassazione con Sentenza n. 28415 del 14.12.2020



La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28415 del 14 dicembre 2020, ha stabilito che l'impresa che subentra nell'appalto di pubblico servizio ad una società fallita si impegna ad assorbirne tutto il personale, compresi eventuali lavoratori non idonei alle mansioni.

Il caso riguardava un lavoratore che aveva chiesto l'assunzione  dopo il subentro di una nuova società per azioni nelle gestione del servizio di trasporto pubblico cittadino a seguito del fallimento del precedente gestore. 

Negli accordi con la Regione  era stato specificato infatti l'obbligo di assumere tutti i lavoratori che in precedenza avevano prestato la loro attività alle dipendenze della società fallita, ad eccezione di quelli che avrebbero optato per l'iscrizione alle liste di mobilità.

 Il giudice  accertava "la sussistenza dell'obbligo sulla base degli impegni contrattualmente assunti ma non pronunciava sentenza costitutiva del rapporto, ritenendo inutilizzabile lo strumento dell'esecuzione in forma specifica ex art.2932 c.c. sulla base di un ritenuto difetto di specificazione di alcuni elementi", come le mansioni alle quali sarebbe stato in concreto adibito.

Detta pronuncia veniva in parte riformata dalla Corte distrettuale, e dichiarava  costituito fra le parti un rapporto di lavoro subordinato con inquadramento nella qualifica di operatore di esercizio parametro 183 c.c.n.l. Autoferrotranvieri con decorrenza 24/5/2012.

Da un lato, operava infatti l'esecuzione in forma specifica del verbale di aggiudicazione del servizio di trasporto pubblico locale, in cui l'impresa si obbligava nei confronti della Regione ad assumere in via immediata l'intero personale in carico alla società fallita, nonostante la mancata predeterminazione della mansione da affidare ai lavoratori; dall'altro, il datore di lavoro deve adottare provvedimenti a favore dei lavoratori disabili. 

Tuttavia, nel caso di specie, la Suprema Corte non ha riconosciuto al dipendente le retribuzioni non percepite a causa della mancata assunzione immediata, per difetto della domanda di risarcimento .

Fonte: Corte di Cassazione


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