E’ il primo documento ufficiale emanato da ABI dopo l’introduzione del Superbonus, misura che permette, qualora ricorrano le condizioni, di poter ottenere un beneficio fiscale sotto forma di detrazione pari al 110% e non solo.
Nel documento grafico vengono affrontati alcuni nodi fondamentali connessi al Superbonus e soprattutto riferiti alle alternative possibili in luogo della fruizione della detrazione. come è noto, infatti, i lavori connessi con:
In alternativa alla detrazione è possibile:
I soggetti elencati in questo secondo punto potranno recuperare la detrazione acquisita nello stesso modo di cui al punto precedente.
Proprio in questo frangente, l’infografica ABI illustra quali sono le modalità di cessione della detrazione e come poter beneficiare di tale vantaggio alternativo alla detrazione del 110% (Ricordiamo che è comunque possibile non cedere solo le detrazioni che danno diritto al superbonus del 110% ma anche, è possibile cedere detrazioni connesse con il risparmio energetico, 65%, il bonus facciate, 90%, gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, 50% ecc… per una disamina dettagliata si veda l’art. 121, DL 34/2020)
Le banche, infatti, possono favorire la realizzazione degli interventi agevolati dal bonus fiscale in tre modi:1) scontando il bonus fiscale del cittadino (o condominio) che ha riqualificato l’immobile;
2) oppure, effettuando l’operazione di sconto in favore dell’impresa che ha realizzato i lavori e si è fatta cedere dal committente il bonus fiscale a fronte di una riduzione del prezzo in fattura;
3) concedendo, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che poi possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca concedendo, su richiesta dei clienti, finanziamenti ponte che poi possono essere estinti in tutto o in parte con la cessione del credito d’imposta alla banca.
Un particolare importante
Si è parlato tanto di interventi gratuiti per “risistemare” gli immobili, ma dal documento grafico ABI emerge quanto segue:
Il beneficiario del Superbonus può optare per il trasferimento del credito d’imposta alla banca per ottenere liquidità immediata, senza la necessità di dover recuperare il beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi, a compensazione delle imposte da pagare nell’arco dei cinque anni successivi. Per poter cedere il credito d’imposta alle banche è necessario che siano state già pagate le fatture relative al saldo o agli stati di avanzamento dei lavori (SAL), che non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e ciascuno dei quali deve riferirsi ad almeno il 30 per cento del medesimo intervento.
Ergo, il ruolo delle banche, come evidenziato sarà quello di anticipare le somme a colui che cederà la detrazione, al fine del saldo delle stesse.
La documentazione necessaria alla banca
E’ assolutamente necessario, per godere del vantaggio della cessione della detrazione, poter dimostrare alla banca la titolarità dell’immobile (proprietà, uso, usufrutto o abitazione, locazione ecc…), ragion per cui, nella fase di avvio dell’istruttoria, sarà necessario aprire un fascicolo finalizzato alla raccolta di tutti quei documenti che sono generalmente necessari alla redazione della dichiarazione in caso di detrazione delle spese. In tale caso, diversamente gli stessi documenti saranno consegnati alla banca che li esaminerà ai fini della spettanza della detrazione e della correttezza della potenziale cessione della stessa.
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