Con la circolare n. 2721 del 1° settembre 2020 il Ministero del lavoro ha comunicato il prossimo passaggio all'utilizzo del Sistema Pubblico Identità Digitale (SPID) al posto delle credenziali “Cliclavoro” utilizzate finora per l’accesso al sito di servizi digitali messi a disposizione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
In un ottima di semplificazione,la pubblica amministrazione sta infatti abbandonando progressivamente le singole credenziali di ogni ente per unificare le modalità di accesso degli utenti. Quindi dopo l'annuncio dell'INPS che sta per lasciare il vecchio PIN anche per il sito di servizio del Ministero del lavoro si profila un progressivo abbandono delle credenziali specifiche, in favore dello SPID.
Il passaggio sarà ovviamente graduale per consentire a tutti l'adeguamento.
Il Ministero avevo spiegaro nella circolare che il cambiamento era stato programmato per il 15 marzo 2020 ma l'emergenza epidemiologica ne ha impedito l'avviamento.
D'altra parte proprio l'emergenza COVID ha messo in luce l'esigenza di accelerare sulla trasformazione digitale dell'intero Paese e sulla possibilità di erogare servizi telematici accessibili. Il DL 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. "Decreto Semplificazioni") all'articolo 24 recentemente convertito in legge, stabilisce che lo SPID è idoneo a garantire un significativo livello di sicurezza in quanto “attesta gli attributi qualificati dell’utente, ivi compresi i dati relativi al possesso di abilitazioni o autorizzazioni richieste dalla legge ovvero stati, qualità personali e fatti contenuti in albi, elenchi o registri pubblici o comunque accertati da soggetti titolari di funzioni pubbliche, secondo le modalità stabilite da AgID con Linee guida.”
Da segnalare infine che lo SPID (con credenziali di livello 2 o 3) può essere usato per l’accesso ai servizi in rete delle Pubbliche Amministrazioni degli altri paesi dell’Unione Europea.
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