Firmato il 3 marzo dopo una trattativa a oltranza anche in notturna il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare, scaduto a novembre 2023 che coinvolge oltre 450 mila lavoratrici e lavoratori
Nel corso degli incontri a gennaio era stato raggiunto l'obiettivo dell'accordo economico che prevede l' incremento di 214 euro sul Tem (trattamento economico minimo).è stata firmata l'adesione al contratto, rinnovato nel 2020. Inoltre l'accordo era stato condiviso anche da parte delle tre associazioni che non avevano firmato il precedente rinnovo , Assalzoo, Assocarni e Italmopa, ricompattando così il fronte datoriale che risulta ora composto da tutte le 14 associazioni del settore. Agli incontri erano presenti oltre 200 delegati sindacali .
Vediamo le novità dell'accordo diffuse nel comunicato sindacale in attesa del testo ufficiale
Si prevede incremento di 280 euro per un montante complessivo a parametro 137 che al termine dei 4 anni sarà pari a 10.236 euro.
La prima tranche parte dal 1 dicembre 2023 con un aumento di 75 euro per cui nei primi 14 mesi di applicazione si ottiene il 60% dell’aumento totale previsto.
Per i casi di mancata contrattazione di secondo livello si aggiungono altri 15 euro mensili a quelli già previsti.
Per il welfare contrattuale, si amenta il contributo di 4 euro al fondo integrativo sanitario Fasa a garanzia di maggiori prestazioni.
Per il fondo di previdenza complementare Alifond il contributo a carico delle aziende arriva a 1,5% (+0,3%, equivalente a 6 euro); viene inoltre rafforzato il fondo a sostegno del congedo di maternità e paternità.
Importante la riduzione dell’orario di lavoro, che nel settore alimentare non subiva modifiche, a livello nazionale, da 30 anni:
L'accordo impegna le parti a definire future intese a livello aziendale con le Rsu per ulteriori riduzioni dell’orario di lavoro in caso di investimenti tecnologici che potrebbero impattare su produttività e occupazione.
Per il contrasto alla precarietà è stato dimezzata la percentuale complessiva che passa dal 50% al 25% dei contratti a termine, in somministrazione e in staff leasing.
Per i congedi parentali, aumentano le ore retribuite per l’inserimento al nido e scuola dell’infanzia e per l’accudimento dei genitori anziani, nonché per donne vittima di violenza.
In materia di pari opportunità si demanda sia alla contrattazione nazionale che a quella di secondo livello l’individuazione di soluzioni e all’Ente bilaterale di settore la promozione di analisi e buone pratiche.
Per rivisitare il sistema classificatorio si avviano i lavori della Commissione paritetica tecnica per l’aggiornamento delle declaratorie a partire dal 2024.
Era stato siglato il 31 luglio 2020 il rinnovo del contratto nazionale dell’industria alimentare 2019-2023 tra Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Unionfood, Ancit e AssoBirra, dopo 9 mesi di trattativa, anche se le aziende facenti capo a Federalimentare inizialmente non avevano aderito (Anicav, Assalzoo, Assica, Assitol, Assobibe, Assocarni, Assolatte, Federvini, Italmopa e Mineracqua ). Scelta "incomprensibile" secondo i rappresentanti dei lavoratori .
Successivamente hanno aderito anche Assica, Mineracqua, Anicav, Assobibe e Assolatte.
In data 21 dicembre 2020 il rinnovo è stato siglato da UNAITALIA per il settore delle carni avicole e delle uova.
In data 25 gennaio 2021 è stata sottoscritta la stesura definitiva del CCNL industria alimentare 2019-2023 tra Fai-Flai-Uila e le 11 associazioni datoriali : Ancit-Anicav-Assica-Assitol-Assobibe-Assobirra-Assolatte-Federvini-Mineracqua-UnaItalia-Unionfood, cui si è aggiunta Unionzucchero.
Il nuovo testo definitivo del contratto avrà validità per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore secondo i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Onofrio Rota, Stefano Mantegazza e Giovanni Mininni che hanno espresso soddisfazione e il ringraziamento per l’impegno delle parti, anche se dispiaciuti per l’assenza di alcune associazioni.
" Il valore del rinnovo contrattuale è enorme, non solo per l’aumento salariale, ma anche per aver condiviso alcuni punti estremamente innovativi, come ad esempio la classificazione del personale, o il lavoro agile, che sarà finalmente normato garantendo più diritti e migliore gestione del personale”.
Il contratto firmato il 31 luglio 2020 riconosceva:
Tra i punti qualificanti del rinnovo, secondo i sindacati :
- introduzione di specifici piani di formazione pre-assunzione,
- obbligo di garantire l’accesso alla formazione a tutti i lavoratori, rafforzamento della collaborazione tra imprese e mondo della scuola e dell’Università;
- recepimento dei contenuti del Patto della Fabbrica su partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori;
- obbligo, da parte dell’azienda, in caso di mancata iscrizione al sistema di welfare, a versare 20 euro mensili extra in busta paga;
- viene normato in maniera innovativa il lavoro agile, a partire dal diritto alla disconnessione e alla privacy;
- in materia di tutela della salute, viene rafforzata la formazione e si impegnano le parti a dedicare una giornata al tema della sicurezza sul lavoro;
- migliorata la normativa degli appalti, che vincola all’applicazione del contratto nazionale del settore merceologico delle attività appaltate, sottoscritte dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative;
- in materia di congedi parentali vengono ampliati sia quelli retribuiti che non retribuiti, per i figli a carico e l’assistenza familiare, e viene riconosciuto il congedo per donne vittime di violenza;
- rinviato al 1° gennaio 2025 il versamento del contributo da parte dei lavoratori al fondo di assistenza sanitaria Fasa;
- prolungamento dell’esenzione dal lavoro notturno per le lavoratrici che rientrano dalla maternità e per i padri in condizione di monogenitorialità.
Ti potrebbero interessare i seguenti ebook della Collana Facile per tutti: