A partire dalle ore 12.00 di oggi 22 settembre 2021 (e fino alle ore 18.00) sarà possibile inviare le domande per avere il fondo perduto per il settore tessile e moda.
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Promossa dal Ministero dello Sviluppo economico e gestita da Invitalia,
Attenzione al fatto che le domande possono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che sarà attivata sul sito di invitalia.
Nei successivi giorni, previa verifica della disponibilità dei fondi lo sportello aprirà dalle ore 9,00 alle ore 18,00. Le risorse disponibili sono pari a 5 milioni di euro.
Per maggiori informazioni è possibile chiamare l'848 886 886 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.
Visita qui la sezione specifica del sito INVITALIA per ulteriori approfondimenti
Ricordiamo che con DD decreto Direttoriale MISE del 3 agosto 2021 pubblicato in GU n 197 del 18 agosto sono stabilite le modalità e i termini per l'invio delle domande per usufruire del fondo per il tessile e moda (misura introdotta dall'art 38 bis decreto Rilancio)
In particolare, ai sensi dell'art 4 si le domande di agevolazione corredate dalle relative proposte progettuali possono essere presentate all’Agenzia a decorrere dalle ore 12:00 e fino alle ore 18.00 del giorno 22 settembre 2021.
Le domande presentate prima del termine indicato al presente comma non sono prese in considerazione. Nei giorni seguenti alla predetta data, lo sportello agevolativo sarà aperto dalle ore 9.00 e fino alle ore 18.00
Il Decreto Direttoriale MISE pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 163 del 9 luglio 2021, ha integrato l’elenco delle attività economiche ammissibili alla misura di sostegno alle piccole imprese operanti nell'industria del tessile, della moda e degli accessori, prevista dall’articolo 38-bis del “Decreto Rilancio” finalizzata a “sostenere l'industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo” mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto, apportando così modifiche al decreto attuativo del 18 dicembre 2020.
I nuovi codici inseriti sono:
SCARICA QUI L'ELENCO DEI BENEFICIARI
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione ai sensi di quanto previsto nell’allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014, di nuova o recente costituzione operanti:
Le imprese devono svolgere almeno una delle attività riportate nell'elenco di cui sopra, come risultante dal codice “prevalente” di attività comunicato al Registro delle imprese.
Alla data di presentazione della domanda le già menzionate piccole imprese devono inoltre:
Per accedere alle agevolazioni, le imprese che possono beneficiare delle agevolazioni devono presentare progetti di investimento appartenenti alle seguenti tipologie:
Tali progetti, inoltre, devono:
Le risorse disponibili sono pari a euro 5.000.000,00.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:
Il contributo è concesso nella misura del 50% delle spese sostenute e ammissibili.
Le agevolazioni sono erogate dal Ministero in non più di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.
L’impresa beneficiaria può richiedere:
Contestualmente alla predetta richiesta, l’impresa beneficiaria richiede, altresì, la proporzionale erogazione delle agevolazioni commisurate alle esigenze di capitale circolante riconosciute come ammissibili.
L’erogazione del saldo può essere richiesta dall’impresa beneficiaria entro 90 giorni dalla data di ultimazione del progetto, successivamente all’integrale sostenimento delle spese per la realizzazione del progetto.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, secondo quanto stabilito all’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo n. 123/1998.
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