Vista l’imminente stagione estiva nonché la speranza della ripresa economica delle attività produttive del paese ed in particolare del settore turistico, tra i più colpiti dalla crisi da lock down, il protocollo di intesa tra Governo e Regioni diventato l'allegato 17 del DPCM del 17 maggio 2020 è stato aggiornato il 25 maggio Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive con l'inserimento di nuove schede tecniche rispetto alle precedenti già previste.
In particolare si vuole qui esaminare la scheda tecnica per i rifugi alpini meta di molti turisti italiani e stranieri.
Ecco cosa sarà necessario per il riavvio della stagione turistica e la riapertura estiva dei rifugi al fine di rendere le attività in essi consentite come covid-compatibili:
Norme generali:
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Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
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Quando possibile, l'area esterna al rifugio, deve essere delimitata, consentendo un accesso regolamentato. In presenza di plateatico (tavoli, panche...) è necessario inserire un cartello che richiami le norme igieniche e le distanze di sicurezza e prevedere percorsi che non permettano l'incrocio delle persone.
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All'ingresso dell'area deve essere appostato un dispenser con disinfettante per le mani.
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Il gestore all'interno dell'area dovrà invitare gli ospiti al rispetto della distanza sociale di almeno 1 metro e all'utilizzo dei presidi personali, quali mascherine o guanti. Questa misura non viene applicata per i nuclei familiari, conviventi, persone che condividono la stessa camera, persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
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É d'obbligo usare la tovaglietta monouso e procedere alla disinfezione del tavolo e delle sedute prima del riutilizzo dei posti.
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Viene effettuato solo servizio al tavolo.
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Una parte dei posti a sedere esterni è riservata alla ristorazione prenotata.
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Nelle aree esterne, quando è prevista una zona dedicata al pranzo al sacco, la medesima deve essere ad accesso limitato. É opportuno, ove possibile, provvedere alla copertura esterna con gazebi, tende, pensiline, limitando così l'eccessiva pressione all'entrata del rifugio.
Accoglienza in rifugio:
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L'entrata in rifugio è contingentata in base al numero di persone previsto e si potrà accedere solo utilizzando i dispositivi di sicurezza previsti (mascherina e guanti).
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Non può essere effettuato servizio al banco, ma solo al tavolo.
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Ove possibile, è necessario individuare dei percorsi all'interno del rifugio che non consentano l'incrocio tra persone.
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Il pernottamento ed erogazione pasti possono essere forniti preferibilmente su prenotazione e comunque deve essere tenuta registrazione per almeno 14 giorni delle presenze.
Accesso alle aree interne del rifugio:
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La movimentazione tra le stanze del rifugio avviene solo utilizzando i dispositivi di sicurezza. È fatto divieto di muoversi nella zona notte dei rifugi con gli scarponi: gli ospiti dovranno indossare ciabatte proprie.
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Nel caso in cui si raggiunga l'occupazione massima prevista dei posti a sedere per la ristorazione all'interno del rifugio, nel rispetto delle distanze di sicurezza, il gestore deve predisporre un cartello in entrata che blocchi l'accesso.
Camere da letto:
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All'ingresso di ogni camera deve essere previsto un dispenser di gel disinfettante.
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Il posto letto deve essere comprensivo di materasso con coprimaterasso in tessuto lavabile, set monouso composto da copri materasso e copri federa monouso, o eventualmente biancheria in tessuto lavabile a 90 °C. Rimane comunque obbligatorio l'utilizzo del sacco a pelo personale.
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Nel caso si vogliano utilizzare le lenzuola monouso, queste dovranno essere aggiuntive rispetto al coprimaterasso e al copri-federa monouso.