News Pubblicata il 29/05/2020

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CIG: nel decreto Rilancio raddoppio ma a rate

Le prime indicazioni sulle domande di cassa integrazione previste dal Decreto Rilancio: per chi non l'ha mai utilizzata termine del 31 maggio o entro una settimana dall'inizio



Nel  Decreto Rilancio  pubblicato il 19 maggio in Gazzetta , per la  Cassa integrazione  sono stati stanziati oltre 15 miliardi per il raddoppio delle settimane  fruibili dalle imprese in difficoltà per il sostegno dei propri dipendenti .  Altra novità la semplificazione delle richieste di CIG in deroga, che saranno dirette solo all'INPS senza doppi canali che finora hanno rallentato l'erogazione.

l'INPS con il Messaggio n. 2183 ha dato le prime indicazioni sui termini di presentazione delle domande che sono cambiati rispetto al Decreto Cura Italia .

Al fine di consentire un più graduale adeguamento ai nuovi e più stringenti termini di trasmissione delle domande, l’articolo 68  del D.L. n. 34/2020 "Rilancio", spiega l'istituto, "ha fissato al 31 maggio il termine di presentazione delle domande riferite a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa che hanno avuto inizio nel periodo ricompreso tra il 23 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020. "

Il medesimo articolo introduce una penalizzazione per le istanze trasmesse oltre il predetto termine, stabilendo che, per queste domande, l’eventuale trattamento di integrazione salariale non potrà aver luogo per periodi anteriori di una settimana rispetto alla data di presentazione.

Questo nuovo  termine di trasmissione delle domande e la relativa penalizzazione riguardano esclusivamente i datori di lavoro che non hanno mai fatto richiesta di intervento di cassa integrazione ordinaria o assegno ordinario con causale “COVID-19 nazionale” per periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa che si collocano all’interno dell’arco temporale indicato dal citato comma 2-ter (23 febbraio - 30 aprile 2020).

In tutti gli altri casi, il flusso gestionale delle domande sarà illustrato con un’apposita circolare di prossima emanazione.

Pochi giorni fa nel messaggio 2101 del 21 maggio l'INPS  erano state precisate  alcune semplificazioni nell'operatività delle procedure . In particolare:

Per ulteriori dettagli tecnici si può consultare il manuale operativo scaricabile nell’applicazione all’interno della sezione “Area di download”.

Si ricorda che il decreto Rilancio ha previsto ulteriori 9 settimane di cassa integrazione (sia ordinaria che in deroga) con la formula "a rate"  5+4 ,   utilizzabili fino a fine ottobre 2020. Per evitare che i fondi vengano prenotati tutti insieme con possibile esaurimento delle risorse,  magari poi  non utilizzate,    si prevede che non possano essere richieste tutte insieme e automaticamente. Come detto sopra è previsto un preciso meccanismo temporale che regolerà sia le richieste   che i periodi di fruizione :

 Per le prime cinque settimane utilizzabili entro la precedente scadenza del 31 agosto non sarà necessario  per le aziende che la stanno già utilizzando presentare domanda di  proroga.   Il nuovo decreto descrive in dettaglio anche l 'iter di concessione, per cercare di  assicurare i pagamenti entro un mese e mezzo dalla presentazione delle domande . 

Una importante novità  del decreto per quanto riguarda la cassa in deroga è  che i  periodi successivi alle prime nove settimane riconosciuti dalle Regioni, andranno richiesti solo all’Inps,  a partire dal 18 giugno 2020  con la consueta  domanda in via telematica con la lista dei lavoratori e  le ore di sospensione per ciascuno eliminando di coinvolgere le Regioni e Inps. Come sempre  l’Inps  provvederà all’erogazione delle prestazioni, sempre  monitorando il rispetto dei limiti di spesa anche in prospettiva futura.  Il decreto per l'INPS prevede 15 giorni per il  pagamento dell’acconto.

Sia i sindacati che parte della maggioranza  avevano  reagito negativamente al meccanismo delle richieste di CIG in tranches successive , segnalando  che in questo modo molte aziende che hanno dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali già da marzo potrebbero esaurire le prime 14 settimane entro metà giugno, ed essere  impossibilitate ad utilizzare le ulteriori 4  prima del 1° settembre,  in presenza peraltro del blocco dei licenziamenti confermato nel nuovo decreto per altri 3 mesi. 

Intanto i dati sul mese di aprile indicano che si è battuto ogni record di utilizzo degli ammortizzatori sociali:

le ore di Cassa Integrazione complessivamente autorizzate  (il 98% con causale "emergenza sanitaria covid-19") sono state 772.298.874, in aumento del 2.953,6% rispetto allo stesso mese del 2019 (25.291.338).   Si è eguagliato  il numero di ore autorizzate in tutto l'anno 2009, successivo alla crisi  finanziaria del 2008. 

Nel dettaglio, le ore autorizzate per gli interventi di:

Fonte: Inps



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