News Pubblicata il 01/03/2022

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Smart working : le regole per il controllo a distanza

Controlli a distanza dei dipendenti sempre vietati ma come funziona con lo smart working in tempi di Coronavirus?



 L'utilizzo dello smart working ( lavoro agile) per far fronte all’ emergenza coronavirus   si è rivelato uno strumento di salvezza per tante attività economiche altrimenti bloccate per la necessità di distanziamento sociale  . Ha consentito infatti  di salvaguardare l'unica forma di sicurezza imposta dall'emergenza epidemiologica pur consentendo a tante attività amministrative, di servizio alle aziende,  di consulenza,  professionali, editoriali,  ecc  e di continuare senza praticamente interruzioni o disservizi  .

Un aspetto puo essere da valutare ed è la gestione dei controlli sul lavoratore. Ciascun datore di lavoro infatti ha necessità di verificare il  corretto svolgimento delle attività aziendali  e la distanza sembrerebbe, in generale,  una difficoltà ulteriore, posto che anche nel lavoro in azienda lo Statuto dei lavoratori pone importanti limitazioni a salvaguardia della dignita del dipendente e della sua privacy ( a questo proposito si veda "Controllo a distanza dei lavoratori il parere del Garante". Vero è che molti studi sulle esperienze  di lavoro agile ormai diffuse, specialmente nelle grandi aziende,  hanno riportato dati  sulla produttivita e  il benessere del personale  estremamente positivi .

Oggi che lo smart working è diventato estremamente diffuso, sono molte le aziende che si trovano a fronteggiare questa difficoltà.

Ti puo interessare vedere le linee guida siglate dalle parti sociali nel Protocollo nazionale per lo smart working 2021

CONTROLLI VIETATI

COSA E' CONSENTITO

Fonte: Il Sole 24 Ore



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