In fase di sblocco l'impasse per il bonus di 600 euro ai professionisti iscritti alle Casse ordinistiche .
ENPACL e INARCASSA hanno già iniziato l'erogazione mentre per le altre casse previdenziali, oggi viene inviato il riepilogo ai ministeri con le richieste "scremate" secondo i nuovi criteri :
I primi pagamenti dovrebbero partire già da domani.
Come noto , il Decreto Liquidità in data 8 aprile 2020 aveva escluso dal bonus dei 600 euro, (inizialmente previsto dal Decreto Cura Italia per tutti i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata), coloro che svolgono anche un’attività come dipendenti.
L’art 34 del decreto ha infatti specificato che potranno esserne beneficiari gli iscritti in via esclusiva alla rispettiva Cassa. Tenuto conto della novità le Casse nei giorni avevano predisposto le erogazioni che stavano per partire in modalità di anticipo e predisposte negli ultimi giorni dopo aver vagliato le richieste pervenute. Solo la cassa dei Giornalisti aveva già provveduto ad alcuni versamenti e pertanto ne dovrà richiedere la restituzione a chi non ha diritto .
Come se non bastasse un emendamento nella conversione del decreto Cura Italia aveva messo qualche dubbio rispetto al requisito dell'assenza di trattamento pensionistico per cui non era chiaro se fossero esclusi tutti tipi di pensione oppure solo quelle di vecchiaia e anzianita.
Da qui il blocco i delle procedure e la richiesta di chiarimenti al Ministero.
Dai dati provenienti dalle Casse previdenziali dei vari ordini professionali pare che in una settimana fossero già arrivate circa 420 mila richieste che gli enti erano pronti ad evadere come da precedenti accordi.
Ora le casse previdenziali incaricate di gestire le erogazioni hanno chiesto agli iscritti di autocertificare la loro posizione in modo da eliminare tutti coloro che sono stati esclusi dal Decreto Liquidità ossia tutti quelli che svolgono anche un’attività come dipendenti. Si è persa almeno una settimana di tempo ma pare che ora sia stata fatta chiarezza.
Le Casse intanto hanno chiesto ai Minsiteri maggiori dettagli in merito alla restituzione di quanto anticipato entro i limiti del plafond visto che il decreto ministeriale 28 marzo, all’articolo 5, parlava di un rimborso mensile da parte del ministero del Lavoro e chiedono inoltre un aiuto per gli enti previdenziali privati che hanno problemi di liquidità.Propongono invece un criterio di ripartizione dei 200 milioni di euro stanziati per i professionisti e tale cifra dovrebbe, secondo le stime, essere sufficiente a coprire oltre 330.000 domande.
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