Con provvedimento datato 26 marzo 2020 il MISE informa di aver dato incarico alle Camere di Commercio di provvedere al rilascio alle aziende con rapporti commerciali con l’estero, di dichiarazioni in inglese che certifichino i provvedimenti emanati dal Governo e in particolare il Decreto Ministeriale del 22 marzo 2020 con il quale si disponeva la sospensione delle attività produttive industriali e commerciali per un numero importante di aziende nazionali.
Le imprese interessate dal blocco e quindi impossibilitate ad adempiere le obbligazioni contrattuali in corso a seguito di tale blocco, dichiarano di non aver potuto assolvere nei tempi stabiliti da contratto per motivi “imprevedibili e indipendenti dalla loro volontà e capacità aziendale” e allegano alla loro dichiarazione anche l’attestazione camerale.
Il Mise con questo intervento autorizzativo per le Camere di Commercio vorrebbe prevenire danni scaturenti da risoluzioni dei contratti, con pagamento di penali e mancato rientro dei costi già sostenuti dalle aziende italiane per adempiere ai contratti esteri.
Queste situazioni di inadempimento potranno verificarsi tanto per commesse italiane quanto per commesse estere, ed in questo secondo caso, le aziende italiane, si troverebbero nella necessità di produrre una specifica attestazione che dimostri l’assenza di responsabilità dell’azienda inadempiente in quanto la prassi contrattuale internazionale spesso lo prevede.
Le clausole contrattuali internazionali parlano infatti di forza maggiore e eccessiva onerosità, e a tale proposito si legga l’articolo intitolato: Corona Virus e inadempimento contrattuale: chiarimenti dal DL Cura Italia
Le aziende italiane perciò dovranno all’occorrenza presentare alla propria controparte estera una dichiarazione corredata poi dalla attestazione della camera di commercio in modo da dimostrare la impossibilità ad adempiere per motivi ad esse non imputabili ma scaturenti dalla emergenza da Covid 19.
Si precisa che le camere di commercio provvederanno ad autenticare le dichiarazioni delle imprese che non conterranno però le motivazioni specifiche per ciascuna impresa e si precisa inoltre che le stesse camere NON hanno il compito di valutare le suddette motivazioni specifiche.
Questo è quanto riporta la suddetta circolare MISE:
“Con le predette dichiarazioni le Camere di commercio potranno attestare di aver ricevuto, dall'impresa richiedente il medesimo documento, una dichiarazione in cui, facendo riferimento alle restrizioni disposte dalle Autorità di governo e allo stato di emergenza in atto, l’impresa medesima afferma di non aver potuto assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali precedentemente assunti per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e capacità aziendale.”