Un provvedimento “a zero burocrazia” è stato emanato d’urgenza sabato 28 marzo dal Governo in coordinamento con l’ANCI Associazione nazionale Comuni italiani, per far fronte alle necessità alimentari dei meno abbienti.
“I sindaci sono le nostre sentinelle” ha dichiarato il Presidente Conte in conferenza stampa “e da loro sono arrivate richieste di aiuto di molti cittadini”.
Con il nuovo DPCM firmato il 28 marzo e pubblicato in Gazzetta il 29.3.2020, il Governo ha disposto che 4 miliardi e 300 milioni di euro ossia il 66% del Fondo di Solidarietà Comunale, normalmente erogato a maggio, possa raggiungere entro domani 31 marzo le casse degli enti locali.
Il Governo ha ringraziato il presidente ANCI, Antonio De Caro, per il lavoro svolto e per la collaborazione nella emanazione del nuovo provvedimento che risponde alle necessità dei meno abbienti.
È inoltre prevista con Ordinanza della Protezione Civile, una ulteriore somma di 400 milioni messa a disposizione con vincolo alimentare per consentire direttamente ai comuni di erogare bonus spesa oppure di distribuire tramite le associazioni di volontariato risorse alimentari direttamente a chi ne ha bisogno.
La Corte dei conti ha accelerato sulla operatività del provvedimento che potrebbe già essere oggi disponibile.
Se prima si pensava a somme di 300 euro per famiglia il nuovo DPCM di sabato 28 marzo ha invece dato carta bianca agli enti locali che conoscono perfettamente la situazione del territorio e saranno in grado di gestire al meglio i fondi.
Come si muoveranno i sindaci:
In ogni caso si stima che gli aiuti saranno di circa 400 euro per famiglia.
I comuni potranno inoltre aprire dei conti correnti per la solidarietà e raccogliere donazioni da privati e imprese, alle quali donazioni si applicherà l’art 66 del DL n. 18/2020 che ha introdotto detrazioni del 30% per i privati e deduzioni per le imprese.
“Non vogliamo tassare la solidarietà” questo ha dichiarato Conte in conferenza stampa sabato scorso.
Comunque, scopo principe del nuovo DPCM, ha detta infine il presidente del Consiglio, è quello di far arrivare immediatamente, tramite l’INPS, i 25 miliardi stanziati, nelle tasche dei cittadini e delle imprese.
Dal 1° aprile, infatti, previa domanda presentata all’INPS, si potranno ricevere le somme spettanti secondo i parametri stabiliti dal Decreto Cura Italia.