News Pubblicata il 13/03/2020

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Coronavirus: sospensioni dei pagamenti 16 marzo, le misure al vaglio del Governo

Coronavirus 2020: le soluzioni allo studio del Governo per i pagamenti del 16 marzo 2020



Il ministro dell'Economia Gualtiero e le commissioni riunite di Camera e Senato, in queste ore, a lavoro ininterrotto per produrre soluzioni alle immediate necessità dell’economia. Prima fra tutte l’urgenza di affrontare l’impellente scadenza del 16 marzo che dovrebbe portare alle casse dello stato una consistente liquidità.

Ferma restando la priorità di sostenere il settore sanitario per il quale la SNAM ha stanziato 20 milioni di euro, ecco le principali linee di azione proposte dal Governo:

Ma vediamo nel dettaglio tutte le ipotesi proposte dal Mef:

La sospensione dei pagamenti del 16 marzo: si è giunti ad una ipotesi verosimile, ossia il Mef  prevederà una sospensione selettiva dei pagamenti fiscali, almeno dei più onerosi. Si ipotizza un rinvio solo delle ritenute e dei contributi

  1. per le imprese delle filiere più colpite, come turismo, fiere, trasporti, sport, cultura e spettacolo. 
  2. per gli autonomi con fatturato fino a 400mila euro in caso di prestazioni di servizi e per le partite iva con ricavi inferiori a 700mila euro per le cessioni di beni e quindi commercianti, artigiani e piccole imprese, si punta alla sospensione di ritenute.

Il CNDCEC (Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti Esperti Contabili) , visto l'imminente arrivo del 16 marzo, chiede di comunicare "ufficialmente e immediatamente" il rinvio dei versamenti prima dell'arrivo del decreto consapevole dell'impegno del Governo per emanare un provvedimento molto complesso e in tempi record.

Sospensione dei pagamenti: l’ipotesi è quella di congelare per almeno un mese tutte le scadenze sia pubbliche che private fermo restando ancora la necessità di individuare l’ambito di azione della misura. Ci si chiede cioè se limitarla alle zone maggiormente colpite dal Covid 19 per i settori turismo, fiere, terme, cultura, spettacolo, sport e trasporti oppure estenderla a tutti coloro i quali hanno avuto un significativo calo del fatturato.

Crediti insoluti: il Governo sta studiando aiuti alle imprese che transitino per la Dta (Deferred tax asset) iscritte in bilancio. Si ipotizza cioè la possibilità per tutte le imprese e non solo per le aggregazioni di imprese e società, come fino ad oggi previsto dal Decreto-legge n. 34 del 2019, di trasformarle in crediti d’imposta. Tale intervento avrebbe secondo il ministro Gualtiero l’obiettivo di non «creare situazione di tensione sulla liquidità e di crediti deteriorati». I crediti d'imposta verrebbero vincolati ai crediti insoluti.

Affitti non riscossi: ultima novità l’esclusione dalla tassazione dei canoni di locazione degli esercizi commerciali. Si punta in sostanza ad evitare che i proprietari dei locali commerciali subiscano le conseguenze del mancato pagamento dei canoni, in questo periodo di crisi. 

Fonte: Fisco e Tasse



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