A seguito delle misure urgenti di contenimento del Covid 19 , introdotte dal Dpcm dell'11 marzo 2020 , su tutto il territorio italiano,l'Associazione dei costruttori ANCE chiede di sospendere le attivita nei cantieri edili . Questo il comunicato :
“Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo e vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire”,
Il Presidente Buia spiega che sono troppe le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi di contagio da Coronavirus, perche l ’organizzazione del cantiere, in troppi casi non consente di conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni sulle distanze di sicurezza e con altre difficolta come la difficolta di ; ireperire dispositivi di protezione individuale; di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro per paura del COVID 19
Viene chiesto quindi al Governo di adottare alcune misure nel prossimo Dpcm ovvero:
Nei giorni scorsi l'ANCE aveva anche diffuso un documento , che alleghiamo in fondo all'articolo, con linee guida per le imprese dell'edilizia per gestire eventuali sospensioni decise senza provvedimenti di legge e premunirsi anche da eventuali conseguenze successive .
Si consiglia ad esempio in caso di appalti con enti locali di :
- sospendere i lavori (attività di cantiere in esecuzione);
- chiedere la modifica dei termini per l’eventuale rateizzazione degli oneri urbanizzazione.
Si evidenzia che in ogni caso alla ripresa delle attività occorrerà inoltrare al Comune una ulteriore comunicazione.
Sarà opportuno richiamare nella comunicazone anche i riferimenti di eventuali provvedimenti amministrativi legati all'epidemia Coronavirus limitativi della operatività dell'impresa.