È ripreso il confronto per il rinnovo del Contratto Nazionale del lavoro Domestico, scaduto il 31 dicembre 2016 e che riguarda una platea di oltre 2 milioni di lavoratrici e lavoratori.
Lo scorso 16 gennaio le organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali si sono incontrate per definire un quadro di regole che tenga conto delle specificità del settore costituito nell’88% da donne e nel 71% da lavoratrici e lavoratori migranti.
Al fine di professionalizzare il settore, le parti, attraverso la bilateralità, hanno deciso di organizzare corsi di formazione della durata di 40 ore per l’assistente familiare, più ulteriori 24 ore per la figura di badante o di babysitter.
Inoltre per assicurare sempre maggiori prestazioni sia per la Cassa Colf che per l’ente bilaterale Ebincolf, si è deciso di aumentare il contributo di assistenza contrattuale che passa dagli attuali 3 a 6 centesimi per ogni ora lavorata, ed aumentare da 40 a 64 le ore retribuite per la formazione professionale per chi frequenta i corsi organizzati da Ebincolf. I corsi di formazione non sono solo rivolti all’acquisizione della necessaria professionalità per svolgere al meglio il proprio ruolo, ma sono anche momenti inclusivi e di approfondimento sul tema della salute e sicurezza.
È previsto l’inserimento nella classificazione – livello D Super – di una nuova figura professionale, quella dell’educatore, che nell’ambito di progetti educativi e riabilitativi, attua specifici interventi volti a favorire il superamento di difficoltà a persone affette da disabilità psichica o da disturbi dell’apprendimento.
RiguardO la figura della babysitter: verrà specificato, infatti, che fino al sesto anno di età il bambino si ritiene non autosufficiente e la babysitter che se ne prende cura avrà diritto a percepire la retribuzione prevista per il livello BS e un’indennità (consistente nella differenza tra B Super e C Super).
Anche nel caso in cui la lavoratrice si prenda cura di due persone non autosufficienti sarà previsto il riconoscimento di una indennità (ancora da quantificare). In entrambi i casi se la retribuzione percepita risulta superiore a quella tabellare è prevista l’assorbibilità.
Inoltre, sarà inserita la possibilità di utilizzare la lavoratrice e il lavoratore che attualmente viene assunto per la copertura del riposo domenicale e della mezza giornata infrasettimanale, anche per le due ore di riposo pomeridiano della lavoratrice titolare.
Restano invece da definire altri aspetti come: l’inserimento per via contrattuale del divieto di licenziamento fino ad un anno del bambino delle lavoratrici madri, la disciplina del congedo delle donne vittime di violenza di genere, utilizzo degli impianti audiovisivi e un accordo quadro, alla luce della Convenzione Ilo 190 contro la violenza sessuale e le molestie nei luoghi di lavoro. Tutti temi che verranno affrontati nel prossimo incontro previsto per il prossimo 6 febbraio.
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