L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha pubblicato sul proprio sito ufficiale, in data 7 gennaio 2020, la Bozza di revisione del Regolamento per l’attribuzione del rating di legalità alle imprese.
Si tratta della delibera n. 28064/2019 dell’AGCM (di seguito allegata), che i soggetti interessati possono consultare pubblicamente al fine di trasmettere le proprie valutazioni a riguardo mediante invio di una e mail all’indirizzo consultazione.regolamentorating@agcm.it. entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della delibera e quindi entro la data del 6 febbraio 2020.
Il rating di legalità, lo si ricorda, costituisce l'indicatore che premia le imprese virtuose che adottino strumenti per contrastare la criminalità assegnando alle stesse un punteggio (da una a tre stellette).
La valutazione volta all’attribuzione del punteggio viene effettuata dall’AGCM, a seguito della richiesta dell’impresa stessa.
Con riferimento alle novità più rilevanti sulla disciplina per effettuare il rating, proposte dall’AGCM tramite le modifiche da apportare al vecchio testo (delibera n. 27165/2018), si segnala che:
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è stato esteso l’ambito di applicazione soggettivo del regolamento: le imprese legittimate a richiedere il rating non sono più soltanto quelle iscritte da almeno due anni nel Registro delle Imprese ma anche quelle iscritte nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (R.E.A.);
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in aggiunta all’impresa individuale e collettiva la bozza include tra i richiedenti anche l’impresa “controllata o sottoposta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altra società o ente”;
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per effettuare la richiesta di rating, a partire dal 1° gennaio 2020, le imprese devono inviare apposita domanda sottoscritta dal legale rappresentante e redatta mediante compilazione del formulario pubblicato sul sito dell’Autorità utilizzando l’apposita piattaforma Webrating e quindi con sola modalità online;
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tra i soggetti appartenenti all’impresa (titolare, procuratore, direttore tecnico) che non devono avere a proprio carico misure di prevenzione personali o patrimoniali e cautelari, viene previsto anche l’insitore ( cioè colui che viene preposto dal titolare all’esercizio dell’impresa);
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i soggetti sopra citati non devono inoltre aver subito un procedimento penale al termine del quale sia stato emesso un decreto penale di condanna divenuto irrevocabile e in ogni caso vengono ora contemplati ulteriori reati che determinano l’esclusione dal rating quali l’usura, la bancarotta fraudolenta e il trasferimento fraudolento di valori;
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non devono neppure essere state pronunciate sentenze di condanna o misure cautelari a carico dell’impresa come conseguenza degli illeciti amministrativi dipendenti dai reati di cui al D.Lgs. n. 231/2001;
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vengono apportate delle modifiche tese a semplificare e chiarire le modalità di svolgimento della procedura di rating;
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è prevista la sospensione dell’efficacia del rating di cui si domanda il rinnovo, qualora dovessero emergere elementi o comportamenti significativi ai fini della valutazione dell’impresa in termini di rispetto dei principi di legalità e delle regole di diligenza;
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vengono proposte nuove sanzioni quali la revoca del rating ovvero il divieto di presentare una nuova domanda laddove l’impresa violi gli obblighi informativi ai quali è tenuta;
Queste sono alcune delle novità (si allega la delibera per maggiori approfondimenti) che l’AGCM vorrebbe introdurre mediante la modifica del Regolamento attualmente in vigore, con la finalità di garantire un controllo incisivo nel rilascio del rating e valorizzare così l’importanza delle “regole etiche” nello svolgimento dell’attività d’impresa.