News Pubblicata il 11/02/2020

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Riforma dell'IRPEF 2020: cosa cambia? Misure allo studio

Riforma IRPEF 2020: tra incapienti e assegno unico per le famiglie: ecco le misure allo studio del Governo.



Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri è al lavoro insieme al Governo per cercare di mandare in cantiere la legge delega di riforma dell'IRPEF già nel mese di aprile. Nella giornata del 6 febbraio c'è stato un primo tavolo e molto si è ragionato sulle prime problematiche dell'Imposta sul Reddito delle Persone fisiche, ovvero le famiglie con figli e gli incapienti.

Le aspettative per questa riforma sono alte così come alta è la difficoltà nel reperire tutte le risorse necessarie (si parla di circa 20 miliardi di euro strutturali). I punti chiavi ribaditi dal Ministero sono:

Quali mosse dunque potrebbero portare a questo risultato?

  1. Riduzione da 5 a 3 aliquote fiscali. Le misure allo studio prevedono un innalzamento della platea dei contribuenti rientranti nella cd. "no tax area" alzando il limite, e un accorpamento della prima aliquota (23%) e della seconda aliquota (27%) al ribasso. Per capire l'impatto che questa modifica avrebbe sulla tassazione ricordiamo le attuali aliquote
    • fino a 15.000 euro: aliquota al 23%
    • da 15.001 a 28.000 euro: aliquota al 27
  2. Rimodulazione delle detrazioni fiscali, deduzioni, regimi speciali e cedolari: le misure allo studio prevedono una rimodulazione di tutte le varie agevolazioni sul reddito delle persone fisiche andando verso una vera semplificazione fiscale. Le principali ipotesi vertono su il cd. assegno unico, un assegno che incorporerebbe le varie detrazioni spettanti;
  3. Introduzione di un "coefficiente famigliare": tra le misure allo studio anche l'ipotesi di un coefficiente che riduca la tassazione per le famiglie.
  4. Impostazione più verde del sistema fiscale: allo studio del Governo misure di incentivo/disincentivo di comportamenti virtuosi
  5. Estensione della "no tax area": si studia un innalzamento della soglia sotto la quale il reddito non viene tassato così da evitare che tali contribuenti perdano il diritto alle detrazioni. Si cerca anche di allineare le misure per lavori dipendenti, autonomi e pensionati.

Ovviamente non sarà facile reperire le risorse per ridurre le tasse.

Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti Massimo Miani. “Il dibattito di queste settimane sull’IRPEF è molto importante. La politica ha oggi la grande opportunità di ridisegnare finalmente le aliquote, puntando a quella complessiva riforma fiscale che il Paese attende da molto tempo. Ma si tratta di un passaggio estremamente complesso. In questo senso condividiamo le posizioni di quanti nell’esecutivo ragionano in termini di riforma strutturale, avendo come stella polare la semplificazione e la riduzione del carico fiscale”. La sua proposta è quella di estendere l'aliquota del 27% fino ai 55 mila euro di reddito (oggi tra i 28 mila e i 55 mila euro c'è un'aliquota del 38%).

Fonte: Fisco e Tasse



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