L’Agenzia delle Entrate ha pianificato la trasmissione di lettere di “compliance” nei confonti dei contribuenti (Imprese, professionisti e lavoratori autonomi) contenenti la segnalazione di eventuali omissioni o infedeltà riscontrate nelle dichiarazioni degli stessi, allo scopo di incentivare l'adempimento spontaneo dei soggetti tenuti ai versamenti fiscali e in ogni caso di recuperare somme dovute e non versate (cfr. Circolare n. 19 del 8 agosto 2019).
In particolare, gli avvisi e in generale i controlli si concentrano su situazioni anomale emerse in relazione a determinati “indicatori di rischio”. A questo proposito, l'Agenzia ha messo a punto gli Indici Sintetici di affidabilità fiscale (cd. ISA) sui quali si è svolta una grandissima polemica quest'estate in merito all'entrata in vigore per l'anno di imposta 2018 e per il rilascio tardivo di istruzioni e software da parte dell'Agenzia delle Entrate.
In ogni caso, nella Circolare n. 20 del 9 settembre 2019 sono state fornite le indicazioni sul funzionamento degli ISA. Detti indicatori sono in grado di consentire l'analisi dei dati e delle informazioni di natura contabile ed extracontabile dei contribuenti nei diversi periodi di imposta con lo scopo di valutare la correttezza degli adempimenti tributari dei professionisti e delle imprese. Se l'esito della verifica risulta positivo, sono previste delle misure premiali a favore dei contribuenti (ai quali viene assegnato un punteggio di affidabilità). Tra i vantaggi che si possono ottenere vi è l'esclusione di ulteriori accertamenti basati su presunzioni semplici. Sono inoltre comminate sanzioni o ulteriori controlli a carico di coloro che omettono ovvero rendono comunicazioni inesatte relative ai dati per l'utilizzo degli ISA. Lo schema per la comunicazione dei dati ISA è contenuto nel modello Redditi e pertanto deve essere trasmesso in via telematica unitamente a quest'ultimo.
Uno strumento efficace per l'emersione di anomalie è poi rappresentato dalle fatture elettroniche specialmente qualora non siano seguite dalla comunicazione della liquidazione periodica dell’IVA per il primo e il secondo trimestre 2019. L’Agenzia invita i contribuenti a presentare spontaneamente la comunicazione dell’IVA entro il 30 aprile 2020 e prospetta quali sanzioni verranno applicate in caso di mancato ravvedimento. Anche in questo caso è prevista la riduzione della sanzione qualora la situazione venga regolarizzata. Nello specifico, oltre al caso di omessa comunicazione e versamento dell’imposta, grazie ai dati contenuti nella fattura elettronica, sarà possibile verificare tempestivamente la correttezza delle liquidazioni periodiche iva e della dichiarazione finale mediante un confronto con gli importi delle cessioni indicate nella fattura telematica. Questo meccanismo dovrebbe permettere di anticipare i controlli e prevenire eventuali evasioni.
Ulteriori verifiche saranno dirette a stabilire se i contribuenti che accedono al regime forfettario (con tassazione agevolata al 15% o al 5% a seconda dei casi) siano realmente in possesso dei requisiti previsti dalla legge con particolare attenzione alle partecipazioni in società. Come noto, la Legge di Bilancio del 2019 (l. 145/2018) ha esteso la possibilità di godere del regime agevolato ai contribuenti con compensi o ricavi fino a 65.000 euro ma ha anche modificato alcune cause ostative al regime stesso. Il controllo dell'Agenzia sarà diretto tanto nei confronti dei soggetti entrati nel regime a partire da quest'anno quanto verso i contribuenti già inclusi negli scorsi anni mediante accessi diretti presso le sedi delle partite iva nonchè per mezzo dell'analisi dei dati raccolti e di quelli dichiarati dai contribuenti.
Da ultimo, nel mirino del Fisco vi saranno le imprese che sottofatturano prestazioni attive o che detraggono costi non inerenti l’attività esercitata ovvero compensano propri debiti verso il fisco con crediti d’imposta non effettivamente giustificati o dovuti (quali ad esempio i crediti d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo ove l'attività effettivamente svolta non risulti coerente).
Queste sono alcune delle novità in programma per favorire la lotta all'evasione e recuperare le entrate erariali.
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