Nelle cartelle di Agenzia delle entrate-Riscossione sbarca pagoPA, nuovo modulo di pagamento che sostituirà il bollettino RAV. A dare questa notizia è il comunicato stampa pubblicato oggi 8 ottobre 2019 pubblicato sul sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione.
PagoPA non è un sito dove pagare, ma proprio una piattaforma che consente al cittadino di scegliere quale strumento di pagamento utilizzare in base alle sue preferenze e alle sue abitudini. I vantaggi sono per il cittadino che ha la possibilità di ricevere in tempo reale l’attestazione dell’avvenuto pagamento e per la Pubblica Amministrazione che può chiudere automaticamente la posizione debitoria aperta.
Il nuovo modulo permette di trovare le informazioni di cui il contribuente ha bisogno, di aggiornare l'importo dovuto alla data del versamento e include il QR code per pagare facilmente anche attraverso lo smartphone.
Il modulo di pagamento pagoPA che Agenzia delle entrate-Riscossione sta inviando insieme alle cartelle è riconoscibile dal logo “pagoPA” e contiene due sezioni da utilizzare alternativamente in base al canale di pagamento scelto: una per “Banche e altri canali”, con un QR code e un codice CBILL, e una per i pagamenti presso “Poste Italiane” caratterizzato dal riquadro Data Matrix.
L’elemento essenziale è costituito dal codice modulo di pagamento di 18 cifre che consente il collegamento alla cartella o all’atto ricevuto. Il modulo è stampato in modalità fronte/retro utilizzabile sia per il pagamento in unica soluzione sia per il versamento in più rate in base allo specifico documento a cui sarà allegato (cartella, rateizzazione).
Nulla invece cambia per i contribuenti che possono continuare ad utilizzare i canali di pagamento fisici e telematici attualmente abilitati (sito, app, banche, poste, tabaccai, ricevitorie, bancomat, sportelli) versando l’importo dovuto con carta di credito o di debito, addebito in conto corrente o con le altre modalità previste. In particolare:
Per quanto riguarda i bollettini RAV collegati a comunicazioni già inviate (ad esempio per la “rottamazione-ter” delle cartelle) essi potranno continuare a essere utilizzati per il pagamento. Lo stesso vale per quelle comunicazioni che verranno ancora inviate con i Rav fintanto che non si concluderà la fase di passaggio a pagoPA.
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