Nella recente risposta al question time il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli ha fornito chiarimenti in merito alle politiche che il governo intende attuare per il settore dell'automotive e dell'ambiente. La legge di bilancio 2020 sarà l’occasione per incentivare ulteriormente il percorso di transizione verso la mobilità elettrica e a basse emissioni.
In generale infatti, nella proposta "Piano nazionale integrato per l’energia e il clima", si prevede, entro il 2030, una crescita estremamente rilevante delle auto full electric, dei veicoli ibridi plug-in (ricaricabili direttamente dalla presa elettrica), nonché di altre tipologie di veicoli a ridotto impatto ambientale. Il Piano delinea un complesso di misure raggruppabili in due sottoinsiemi:
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sostegno alla domanda di veicoli a basse emissioni: come ad esempio tramite
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il c.d. ECOBONUS AUTO, attuato con il Decreto Ministeriale del 20 marzo 2019 che prevede contributi per chi acquista ed immatricola in Italia veicoli di categoria M1 elettrici o ibridi, nuovi di fabbrica. Dal 5 luglio 2019, per agevolare la richiesta di contributi, è stata creata la Piattaforma Ecobonus. Si ricorda che fino al 20 novembre 2019 è aperta la seconda finestra di prenotazione su tale piattaforma per i veicoli M1.
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il cd. decreto “VEHICLE TO GRID”, di prossima emanazione, che consentirà ai veicoli elettrici di partecipare vantaggiosamente alla fornitura di servizi al sistema elettrico e favorirà la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica.
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sostegno allo sviluppo delle infrastrutture connesse come il decreto di prossima emanazione che prevede la realizzazione di una piattaforma unica nazionale delle colonnine di ricarica e l’avvio di misure per favorire la diffusione delle colonnine. Un altro settore cui il MiSE sta dedicando attenzione è quello delle batterie ad alta capacità di accumulo, che consentiranno ai veicoli elettrici di funzionare come un deposito di energia che può essere utilizzato in caso di mancanza di energia elettrica (tenuto conto altresì della strategia europea sviluppata con la cd. “Battery Alliance”).