Con la FAQ 67 del 19 luglio 2019, l'Agenzia delle Entrate ha fornito dei chiarimenti sulla fatturazione elettronica per quanto rigurarda gli enti non commerciali.
In particolare è stato chiesto all'amministrazione finanziaria se un ente non commerciale che esercita oltre alla attività istituzionale anche una attività commerciale (bar, cinema, ecc.), per poter meglio gestire la propria contabilità separata, possa
Oppure in presenza sia di codice fiscale sia di partita IVA e quindi di coesistenza di attività commerciale e istituzionale, il contribuente è obbligato a ricevere tutte le fatture in formato elettronico, lasciando a lui l'onere di distinguere quelle commerciali da quelle istituzionali ai fini della liquidazione IVA? L’ente non commerciale ha l’obbligo di conservazione elettronica delle sole fatture “commerciali” per le quali ha fornito l’indirizzo telematico?
Nel rispondere l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che è possibile trattare le fatture ,per fini esclusivamente istituzionali e per fini esclusivamente commerciali, separatamente ovvero:
Se i fornitori sono soggetti obbligati alla FE, tutte le fatture sia quelle con partita IVA che quelle con CF numerico dell’ente saranno comunque consultabili sul portale “Fatture e Corrispettivi”.
Il suggerimento fornito nella FAQ dall'Agenzia delle Entrate, è quello di trattare tutte le fatture passive come fatture elettroniche, sottoscrivendo il servizio gratuito di conservazione offerto dalla stessa e presente nel portale “Fatture e Corrispettivi”.
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