L'Ispettorato del lavoro torna ad occuparsi delle attività di controllo sui beneficiari del reddito di cittadinanza (Rdc) nella circolare n. 8 del 25 luglio 2019 . In particolare viene chiarito come il personale dell’Ispettorato dovrà segnalare gli illeciti accertati in materia sia all'autorità giudiziaria che all'INPS.
Per i controlli il personale ispettivo potrà utilizzare le banche dati dell’Inps, attraverso una nuova piattaforma informatica predisposta dall'istituto che accoglie i dati di tutti i percettori di Rdc.
Nel documento vengono riepilogate:
La circolare ricorda che il reddito di cittadinanza non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa da parte di uno o più componenti del nucleo familiare beneficiario di Rdc, sempre che non vengano superate le soglie di reddito previste, ma sono previste sanzioni penali nei seguenti casi:
Su quest'ultimo punto spetta proprio agli ispettori dell’Inl rilevare l’omessa comunicazione delle variazioni del reddito. A questo fine possono appunto utilizzare la piattaforma messa a disposizione dall’Inps con cui potranno verificare:
Gli ispettori che riscontrano le irregolarita descritte sono quindi tenuti a:
La circolare precisa anche che l’articolo 7, comma 15 bis, della legge 26/19 prevede la maxisanzione aggravata in caso di impiego di lavoratori beneficiari di reddito di cittadinanza, con conseguente non diffidabilità dell’illecito. Il datore di lavoro sarà tenuto al versamento dei contributi del periodo lavorativo in “nero” accertato.
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