News Pubblicata il 29/04/2019

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Assistenza anziani: badanti irregolari oltre il 50%

Uno studio evidenzia che il costo dell'assistenza agli anziani è troppo alto rispetto alla media delle pensioni. Solo il 7,5% puo permettersi una badante convivente



Uno studio del Sole 24 ore in collaborazione con l'associazione famiglie datori di lavoro domestico Domina, e Fondazione Moressa  dimostra che le pensioni in media risultano insufficienti a sostenere il costo dell'assistenza domiciliare regolare .Infatti i dati dicono che gli assegni pensionistici che vengono erogati oggi consentono a un pensionato di pagare una badante  convivente , necessaria in caso di non autosufficienza solo nel 9.5% . Per la maggioranza,  53% dei casi,  si puo arrivare a sostenere il costo di 5 ore settimanali e nel 17,8% dei casi , di  25 ore di aiuto domestico settimanale. 

I dati evidenziano infatti che sono 13,7 milioni su 14,6 milioni di contribuenti che dichiarano redditi da pensione,  e di questi quasi  il 70% ha un reddito complessivo sotto 20mila euro. Considerando i costi  vivi di  cibo e utenze e  anche tenendo in conto che   la maggior parte degli anziani vive in una casa di proprietà, il margine  per un aiuto rispetto alla  pensione è  molto ridotto.

Il costo del lavoro domestico regolare annuo  per il datore di lavoro  per  l'assistenza a  persone autosufficienti, (con contratto a tempo indeterminato livello «B super») è pari a :

Questo  spiega forse  l’altissima incidenza del lavoro irregolare nel settore domestico: i controlli dell’Ispettorato nazionale del lavoro riferiti al 2018  evidenziano infatti  in questo settore  un  tasso di irregolarità verificata del 54,1 per cento, ma le stime  ovviamente vanno anche oltre . 

Ve ricordato che l'unico sostegno previsto da parte dello Stato è l’indennità di accompagnamento, che vale 6.214 euro all’anno ma è riservata solo alle persone in condizione di invalidità totale e riconosciuta dallo Stato.

L'associzione Domina da tempo si batte per ottenere provvedimenti per agevolare le famiglie con anziani a carico, compresa l’assistenza domiciliare, come ad esempio la deducibilità fiscale delle retribuzioni versate dalle famiglie a colf e badanti, "per far sì che tra le prestazioni offerte dal welfare aziendale si diffondano gli aiuti per pagare l’assistenza domiciliare e che nascano forme di credito agevolato alle famiglie " come afferma il  segretario generale  di Domina, Gasparrini.

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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