News Pubblicata il 18/04/2019

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Whistleblowing: il Parlamento UE approva la direttiva

Chi segnala attività illegali o dannose nel contesto lavorativo sarà protetto più efficacemente.Approvata la direttiva del Parlamento europeo con gli standard minimi



Chi divulga informazioni su attività illegali o dannose, acquisite nel contesto lavorativo, sarà protetto più efficacemente. Il Parlamento europeo ha approvato ieri 16 aprile 2019 ,  con 591 voti favorevoli, 29 contrari e 33 astensioni, nuove regole a livello europeo per proteggere gli informatori che rivelano le violazioni del diritto comunitario in settori quali appalti pubblici, servizi finanziari, riciclaggio di denaro, sicurezza dei prodotti e dei trasporti, sicurezza nucleare, salute pubblica, protezione dei consumatori e dei dati. Per l'Italia che è tra i 10 paesi che si sono già dotati di una legislazione in questo senso saranno sufficienti alcuni adeguamenti , da adottare entro 2 anni.

La direttiva, che attende ora il placet del Consiglio europeo dei ministri , prevede che le aziende e i governi nazionali  predispongano  adeguati canali di comunicazione che garantiscano la sicurezza dei potenziali informatori e la riservatezza delle informazioni divulgate  Dovra essere porssibile anche la segnalazione direttamente  agli organi e le agenzie competenti dell'UE. Solo le piccole aziende e i piccoli municipi possono essere esentati . 

Si prevede comunque che l’informatore sarà comunque protetto in caso decidesse di divulgare pubblicamente le informazioni, senza passare attraverso questi canali . 

La legge vieta esplicitamente le rappresaglie e introduce delle salvaguardie, per evitare che chi denuncia sia sospeso, declassato e intimidito o che si trovi ad affrontare altre forme di ritorsione. Saranno tutelati anche coloro che assistono gli informatori, come i facilitatori, i colleghi e i parenti.

Gli Stati membri dovranno garantire che gli informatori abbiano accesso gratuito a informazioni e consulenze complete e indipendenti sulle procedure e sui mezzi di ricorso disponibili, nonché all'assistenza legale nel corso del procedimento. Durante i procedimenti giudiziari, gli informatori potranno ricevere sostegno finanziario e psicologico.

Secondo uno studio del 2017 effettuato per conto della Commissione, la perdita di benefici potenziali dovuta alla mancanza di tutela degli informatori, solo nel settore degli appalti pubblici, si situa tra i 5,8 e i 9,6 miliardi di euro all'anno per l'UE nel suo complesso.

Fonte: Parlamento Europeo



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