L'obbligo di indicare le qualifiche istat dei lavoratori è solo sospeso, non abolito. Lo ha affermato ieri un comunicato stampa l' INPS, a seguito della notizia diffusa dal Consiglio dei consulenti del lavoro sul fatto che era stata accolta la richiesta della categoria per cui «le qualifiche professionali Istat...non dovranno più essere esposte nel modello Uniemens aziendale» e gli alert di errore sono stati eliminati.
Il comunicato invece precisa «che la segnalazione di errore è stata rimossa solo temporaneamente e, pertanto, il campo previsto per l’indicazione del codice professione non è stato eliminato dal flusso uniemens. Le denunce inviate nel periodo di adattamento transitorio, prive della citata informazione, saranno regolarmente processate, analogamente a quanto avverrà per le denunce contenenti la qualifica professionale.La rimozione temporanea del controllo è stata disposta per consentire ai datori di lavoro la completa ricognizione dei codici professione dei propri dipendenti, da esporre nella procedura di trasmissione flussi nel momento in cui tale elemento sarà richiesto come obbligatorio».
L'istituto non ha specificato quando le qualifiche diverranno effettivamente obbligatorie .
L’Inps ha anche risposto negativamente alla richiesta dell’Ordine dei consulenti di eliminare l’obbligo di indicare il trattamento economico di malattia (come comunicato da messaggio 803/2019), in quanto tale informazione non può essere reperita in altro modo se derivante da contratti territoriali, aziendali o individuali.
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