Il Reddito di Cittadinanza introdotto con il decreto legge n. 4/2019 dovrebbe essere erogato a partire dal mese di aprile a circa 4,9 milioni di persone, secondo il Governo, 2,9 secondo l'INPS. In ogni caso certamente molti di questi soggetti in situazioni di difficoltà economiche sono già titolari di qualche indennità o sostegno al reddito.
Vediamo qui di seguito quali sono i sussidi o incentivi che non impediscono di ottenere il Reddito di Cittadinanza e si possono cumulare, ricordando che la piena attuazione della misura attende alcuni decreti attuativi da parte del Ministero.
NASPI: il testo del decreto prevede espressamente la cumulabilità con l'indennità per la disoccupazione involontaria, fino al limite mensile di 780 euro per ciascun beneficiario
DIS COLL: anche questo uno strumento di sostegno contro la disoccupazione e quindi espressamente cumulabile , sempre fino al limite mensile di 780 euro
ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE Il bonus per l'orientamento e la formazione dei lavoratori in Cassa integrazione (ADR CIGS) è ancora attivo e viene erogato all'ente che procura un nuovo posto di lavoro al titolare del diritto. Non risultano controindicazioni a beneficiare di entrambi contemporaneamente. Si ricorda che invece l'assegno di ricollocazione per i percettori della NASPI non è piu richiedibile (ma per chi ne aveva fatto richiesta nel 2018 e aveva ottenuto il via libera l'iter prosegue)
BONUS RESTO AL SUD Nelle regioni del Meridione è previsto un incentivo per le nuove iniziative imprenditoriali di under 46 di cui 35% a fondo perduto e 65 % con finanziamento bancario tutelato che non dovrebbe costituire un ostacolo all'erogazione del reddito di cittadinanza.
INDENNITA' INVALIDI CIVILI: Il nucleo familiare può percepire il Reddito o la Pensione di cittadinanza anche qualora uno o più componenti siano percettori delle prestazioni destinate agli invalidi civili. In tal caso Rdc/Pdc integrano nei limiti della soglia massima di 780 euro l’importo di tali prestazioni.
Ricordiamo che il Reddito di Cittadinanza avrà un importo massimo di 780 euro per un nucleo familiare di una persona tra i 18 e i 67 anni che non ha altri redditi e verrà erogato per 18 mesi, eventualmente prolungabili dopo un mese di interruzione e solo in cambio di un impegno ad accettare un offerta di lavoro congrua e a seguire eventuali percorsi di orientamento e formazione.
Per le persone di oltre 67 anni che vivono soli o in famiglie composte esclusivamente di over 67, il sussidio prende il nome di Pensione di cittadinanza e non comporta obblighi di lavoro.
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