News Pubblicata il 06/02/2019

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Cancellazione mini cartelle, saldo e stralcio, Quota 100: i dubbi dell'INPS

Il presidente dell'INPS evidenzia problemi interpretativi sulla cancellazione dei debiti fino a mille euro e sottolinea i forti rischi finanziari della pace contributiva e di Quota 100



Il presidente dell'Inps Boeri è stato ascoltato ieri in audizione al Senato  sul decreto legge 4-2019 su Reddito di Cittadinanza e pensioni , che sta per essere discusso in aula prima della conversione in Legge . Boeri ha evidenziato ancora una volta come la riforma previdenziale produrrà un carico finanziario pesantissimo , circa 38 miliardi di maggiore spesa nel triennio sperimentale 2019-2021 ,sulle nuove generazioni ). In compenso  rischia di non produrre il ricambio generazionale previsto. Gia dalle prime 22mila  domande giunte al 5 febbraio, circa, emerge che  Quota 100 viene richiesta da moltissimi disoccupati che non lasciano libero alcun posto di lavoro.   Inoltre  la maggioranza  dei lavoratori attivi invece sono  statali, per i quali è stato stabilito un blocco delle nuove assunzioni fino al prossimo autunno. 

In tema invece di cancellazione automatica delle cartelle sotto i 1000 euro , il Presidente dell'Inps ha confermato che non sono stati effettuati  dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione gli annullamenti delle minicartelle emesse tra il 2000 e il 2010 in quanto «L’istituto è ancora in attesa di un chiarimento del ministero del Lavoro sul modo con cui interpretare la soglia dei mille euro»  a motivo di un contrato intepretativo:

Ma non solo: Boeri sottolinea che nel caso in cui  la cancellazione automatica delle cartelle riguardi  contributi dovuti dai datori di lavoro, essa comporta un aggravio di spesa a carico dell'istituto previdenziale  per il principio dell'automatismo  che obbliga il Fondo di previdenza per i dipendenti a farsi carico delle prestazioni non effettuate dai datori di lavoro. 

Infine in tema di saldo e stralcio  delle cartelle dei debitori in difficoltà economica (con Isee fino a 20mila euro), la cd. Pace contributiva,  l'INPS stima che     per quasi 7,6 miliardi  di debiti , se ne pagherebbero appena 1,3 con una riduzione media dell’80 per cento. Il presidente  dell’Istituto inoltre esprime forti dubbi sulla veridicità degli Isee dei potenziali interessati.

Fonte: Il Sole 24 Ore



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