Riapertura dei termini per accedere alla rottamazione-ter nella legge di conversione del decreto semplificazioni, in corso di discussione al Senato. Proprio nella giornata di ieri, è stato effettuato un taglio e dai 90 emendamenti approvati in sede di discussioni nelle assemblee della conversione in legge del decreto, se ne sono salvati solo 23 tra cui appunto quello inerente la rottamazione-ter.
In particolare, è stato spostato dal 7 dicembre 2018 al 30 aprile 2019 il termine per pagare le rate scadute della cd rottamazione-bis delle cartelle e non perdere i benefici concessi dal decreto fiscale collegato 2019.
La modifica proposta mira a consentire l'accesso alla nuova definizione agevolata anche ai soggetti attualmente esclusi, quelli, cioè, che non abbiano provveduto a versare integralmente le rate dovute per la precedente definizione agevolata 2017.
In base alla proposta, il versamento delle somme dovute per la definizione agevolata, di cui al comma 1 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 119 del 2018, può avvenire in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2019, ovvero, in deroga al comma 2, lettera b) del medesimo articolo, nel numero massimo di dieci rate consecutive, ciascuna di pari importo, con le seguenti scadenze:
Coloro che quindi non si erano messi in pari con il pagamento delle rate entro il 7 dicembre 2018, avranno così invece dei 5 anni concessi agli altri contribuenti, 3 anni per regolare i versamenti beneficiando della rottamazione.
Nuovo termine per pagare le rate scadute ed essere ammessi alla rottamazione | 30 aprile 2019 |
L'approvazione della Legge di conversione del decreto semplificazioni è prevista oggi in Senato.
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