La Corte di Appello di Torino con la sentenza n. 26/2019 ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado sull'inquadramento dei riders ovvero i fattorini per la consegna dei pasti nelle nostre citta, riconoscendo loro il diritto alla retribuzione prevista per i dipendenti delle aziende che applicano il CCNL terziario trasporti logistica. La precedente sentenza del tribunale aveva invece affermato che le prestazioni fornite dai lavoratori pur organizzate grazie ad una piattaforma telematica dell'azienda datrice di lavoro Foodora , si configuravano come collaborazioni coordinate.
La decisione dei giudici di secondo grado si basa sull' art. 2 del decreto legislativo n. 81/2015 che equipara in rapporti di collaborazione si concretizzino “in prestazioni esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi ed al luogo di lavoro“ sono da equiparare al lavoro subordinato. Ne consegue il diritto dei lavoratori a "ottenere le differenze retributive riconosciute e gli oneri contributivi e previdenziali, previsti per i dipendenti del V livello CCNL logistica trasporto merci, dedotto quanto percepito".
La Corte di Appello non ha comunque riqualificato il rapporto, cosa che avrebbe portato alla reintegra nel rapporto di lavoro o alla corresponsione di una indennità risarcitoria.
Si attendono ora le motivazioni della sentenza che chiariranno meglio la distinzione tra equiparazione e riqualificazione tra rapporto di collaborazione e rapporto di subordinazione. Con ogni probabilità inoltre l'iter giurisprudenziale non si fermerà qui ma si preannuncia un nuovo capitolo in Cassazione, la cui decisione potrebbe fare scuola anche per tanti altri lavoratori co.co.co, di questo nuovo settore di servizi in grande espansione.
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