A poco più di due settimane dall'entrata in vigore dell'obbligo generalizzato della fatturazione elettronica, introdotto dal 1° gennaio 2019, continuano i dubbi degli operatori da una parte e i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate. Venerdì 11 gennaio, l'Agenzia ha pubblicato sul proprio sito internet la risposta a un quesito posto da un'associazione pro-loco in merito all'obbligo o meno della fattura elettronica.
Nel rispondere le Entrate hanno chiarito che le associazioni pro-loco non sono tenute a emettere le fatture in formato elettronico. Infatti l'’articolo 10, comma 1, del decreto-legge n. 119 del 2018 prevede l’esonero dalla fatturazione elettronica per “i soggetti passivi che hanno esercitato l'opzione di cui agli articoli 1 e 2 della legge 16 dicembre 1991, n. 398, e che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall'esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a euro 65.000; tali soggetti, se nel periodo d'imposta precedente hanno conseguito dall'esercizio di attività commerciali proventi per un importo superiore a euro 65.000, assicurano che la fattura sia emessa per loro conto dal cessionario o committente soggetto passivo d’imposta”.
La disposizione sopra richiamata si applica anche alle associazioni pro loco, in forza dell’articolo 9-bis del decreto-legge n. 417 del 1991, che prevede che “alle associazioni pro-loco si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398”. Si ricorda che questa è la normativa prevista per le associazioni sportive dilettantistiche.
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