La bozza di decreto legge su Reddito di Cittadinanza e Quota 100, annunciato dal Governo per i prossimi giorni, contiene numerose norme in materia previdenziale tra cui la cosiddetta Pace contributiva. Si tratta in realtà di un riscatto che consente di colmare periodi in cui mancano i versamenti dei contributi previdenziali , per poter raggiungere il minimo richiesto per la pensione o aumentare l'importo. Come sottolineato in un articolo sul Sole 24 Ore dal consulente del Ministero del lavoro, Enzo De Fusco, la norma è pensata per i lavoratori piu giovani che facilmente possono aver avuto carriere lavorative discontinue con ripercussioni negative sul diritto e l'importo della pensione.
Vediamo piu in dettaglio che cosa si prevede, fatto salvo il fatto che la bozza preparata dai tecnici deve ancora essere discussa e approvata dal Governo, quindi protrebbero esserci ancora cambiamenti ( l'annunciato CDM dell''8 gennaio si è occupato di altro quindi l'approvazione slitterà probabilmente alla prossima settimana).
La norma descritta all'art. prevede in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, la possibilità di riscatto di un massimo di 5 anni di contribuzione ai fini della pensione (anche in periodi non continuativi). Sono interessati:
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per tutti i lavoratori iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive e alle gestioni speciali INPS
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che abbiano iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995 (soggetti quindi al calcolo interamente contributivo)
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non già titolari di pensione
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i periodi non devono essere già coperti da diversa contribuzione né interessati da obblighi di versamento non rispettati.
LA PROCEDURA PREVISTA
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La "pace contributiva" andrà richiesta con domanda all'INPS, e anche da parenti o affini entro il secondo grado o dagli eredi
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L'importo da versare viene calcolato dall'INPS in base ai criteri fissati dal comma 5 dell'art.2 del decreto legislativo 30 aprile 1997 n.184. Ad esempio con una retribuzione lorda di 20mila euro l'onere ammonterebbe a 6.600 euro per ogni anno da riscattare. Il versamento puo avvenire anche in rate mensili (max 60) per un minimo di 30 euro ciascuna, senza interessi.
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L'importo è detraibile al 50% dall'imposta lorda in cinque quote annuali costanti e di pari importo nell'anno di sostenimento e in quelli successivi.
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L'onere per il riscatto può essere sostenuto dal datore di lavoro dell'assicurato utilizzando i premi di produzione spettanti al lavoratore e con la possibilita di deduzione dal reddito di impresa.
ATTENZIONE:
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La rateizzazione non può essere concessa nei casi in cui i contributi da riscatto debbano essere utilizzati per la immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta o nel caso siano determinanti per l'accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari; qualora ciò avvenga nel corso della dilazione già concessa, la somma ancora dovuta sarà versata in unica soluzione.
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Nel caso il contribuente acquisisca contributi previdenziali antecedenti il 1996 ad esenpio con riscatto di servizio militare o laurea, si determina l'annullamento della procedura perche cambia il sistema di calcolo applicabile.