Le regole delle casse professionali dell’area legale ed economica prevedono già di fatto Quota 100 per la pensione anticipata. Questo però non si traduce in un vero stop al lavoro, visto che non c'è il divieto di cumulo tra redditi da pensione e redditi da lavoro, quindi molti professionisti restano in studio anche dopo il pensionamento.
Attualmente, commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro infatti possono andare in pensione prima senza doversi cancellare dall’Albo, diversamente dagli avvocati, e continuano nella maggior parte dei casi a lavorare.
I dati ISTAT e delle Casse professionali analizzati dal Sole 24 ore mostrano ad esempio che la pensione di anzianità, o anticipata che dir si voglia, per i commercialisti quest'anno supera quella di vecchiaia (2.456 assegni anticipati contro 2.412 per pensioni di vecchiaia). Di questi però ben l’82% continua a lavorare .
Per i consulenti del lavoro invece le pensioni di anzianità sono circa il 25% di quelle per vecchiaia. Per Enpacl i 40 anni di anzianità sono raggiungibili senza limiti in termini di riscatto e ricongiunzione.
La pensione anticipata dei ragionieri rappresenta il 19% della spesa delle pensioni di vecchiaia,
Per gli avvocati si scende a poco meno del 5 per cento ma c'è un motivo molto chiaro : chi va in quiescenza anticipata deve cancellarsi dall’Albo.
Ecco una sintesi delle regole per l'accesso alla pensione anticipata dei professionisti dell'area giuridico-economica.
professione |
Età minima richiesta |
Anni di contribuzione |
note |
Commercialisti |
Qualsiasi |
40 anni |
Calcolo misto o contributivo per i versamenti dopo il 2004 |
61 |
38 |
||
Ragionieri |
63 e 4 mesi nel 2018 |
20 |
Solo calcolo contributivo |
Consulenti del lavoro |
60 anni |
38 |
Con cancellazione dall’albo |
60 |
40 |
Senza cancellazione dall’Albo |
|
Avvocati |
61 anni |
39 |
Dal 2020 si passa a 62+40 |
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