Il progetto della nuova possibilità di pensionamento anticipato con Quota 100 potrebbe utilizzare anche il riscatto degli anni di laurea. Questa una delle ultime indiscrezioni uscite dal cantiere previdenza, che è in pieno fermento, in vista della consegna del documento programmatico di bilancio 2019 alla UE previsto per stasera.
Come noto il Governo intende offrire nuovamente la possibilità di pensione anticipata rispetto ai 67 anni della pensione di vecchiaia della Riforma Fornero, a chi raggiunge "quota 100", sommando almeno 62 anni di età con gli anni di contributi versati, almeno 38 . Tra questi contributi potrebbero figurare anche gli anni spesi per il conseguimento della laurea con il meccanismo del riscatto che finora pochi utilizzano per l'alto costo del versamento aggiuntivo necessario.
Nell'ultimo anno c'è stato un aumento delle richieste dovuto al particolare regime di esodo riservato ai dipendenti del settore bencario messo a punto con la legge di bilancio 2017. In esso si prevede il concorso dei datori di lavoro o meglio dei due Fondi (Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell'occupazione e del reddito del personale del credito e del credito cooperativo) che provvedono " nei confronti dei lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi sette anni, anche al versamento degli oneri correlati a periodi, utili per il conseguimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, riscattabili o ricongiungibili precedenti. le istruzioni sono state illustrate dall'INPS nella circolare 188 2017. Tra i periodi riscattabili figurano infatti anche quelli degli anni di studio finalizzato alla laurea.
Sulla falsariga di questo modello si pensa dunque di coinvolgere altri Fondi di solidarietà di settore come quello assicurativo, del trasporto pubblico e del settore chimico farmaceutico.
Il flusso dei riscatti di laurea sono aumentati anche grazie all'introduzione del cumulo gratuito dei periodi contributivi versati in enti previdenziali diversi ampliato dal 2017 ai professionisti molti dei quali risultano ovviamente interessati dalla possibilità di "contare" nella propria carriera contributiva anche il periodo di studio.
Si prevede che con qualche forma di ulteriore incentivo fiscale ai datori di lavoro per il il sostegno al riscatto della laurea in tutti i settori produttivi privati le richieste possano continuare a salire
Ti potrebbero interessare
Visita la sezione delle Promozioni in continuo aggiornamento