Nel Consiglio dei Ministri di ieri sera è stato approvato l'aggiornamento del documento di programmazione economico finanziaria che definisce le risorse che saranno utilizzate nella legge di bilancio 2019 . Molto ampio il capitolo di spesa dedicato a previdenza e assistenza con l'abbassamento dell'età pensionabile per alcuni lavoratori e reddito di cittadinanza a 780 euro già dall'anno prossimo
Si conferma che grazie ad un possibile squilibrio del deficit fissato al 2,4% , invece che all'1,9 come proposto dal Ministro dell'Economia, potranno essere impiegati circa 7 miliardi per l'avvio del pensionamento a Quota 100 (somma dell'età anagrafica e dell'età contributiva) e 10 miliardi per il reddito di cittadinanza.
In tema di pensioni: la platea di lavoratori interessati sono le classi nate fra il 1952 e il 1957 ossia circa 400mila persone, circa due terzi delle quali dal settore privato e 1 terzo nella pubblica amministrazione. Le modalità tecniche per definire i requisiti con previsione saranno definiti dalla legge di bilancio che deve essere presentata in parlamento a fine ottobre 2018.
A grandi linee si prevede un minimo di età pensionabile a 62 anni e 38 di contributi con un massimo di 2-3 anni di contributi figurativi. Inoltre potrebbe essere proposto un ritorno della pensione di anzianità con di 41 anni e messo di contributi senza limiti di età.
Tra le ipotesi piu recenti con il fine di per circoscrivere la platea degli aventi diritto nel 2019 si è parlato anche di:
Vediamo qualche dettaglio in più sui meccanismi allo studio, che vedranno la luce nella prossima manovra finanziaria.
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