News Pubblicata il 31/08/2018

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Dichiarazione immediata disponibilità anche per i cittadini UE

Chiarimenti sul requisito della “residenza” e alla possibilità per i cittadini dell’ Unione europea di rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità "DID".



ANPAL chiarisce che anche i cittadini degli stati UE hanno diritto ai servizi dei Centri per l'impiego e possono sottoscrivere la DID.

Nella circolare n. 4 del 29 agosto 2018 ANPAL interviene a seguito di alcune richieste  di parere, in merito al requisito della “residenza” e alla possibilità per i cittadini dell’  Unione europea di rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità,  e di accedere ai servizi e allemisure di politica attiva del lavoro. 

L' agenzia per il lavoro  sottolinea che la libera circolazione dei lavoratori è uno dei principi base dell’Unione europea, ragione per cui i i trattati europei  assicurano  la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione con  l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra lavoratori degli Stati membri, per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e le altre  condizioni di lavoro.

I cittadini degli stati membri hanno il diritto di cercare lavoro in un altro Stato membro, conformemente alla regolamentazione  applicabile ai cittadini di quest'ultimo e di vedersi riconosciuta la medesima assistenza negli uffici di collocamento  in materia di politiche attive per il lavoro.

La circolare ricorda quindi che a livello di legislazione nazionale, il decreto legislativo n.150/2015, all’articolo 1, comma 3, stabilisce il diritto di ogni individuo ad  accedere ai servizi di collocamento gratuito, di cui all’articolo 29 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, mediante interventi e servizi volti a  migliorare l’efficienza del mercato del lavoro, assicurando il sostegno nell’inserimento o nel reinserimento al lavoro , e dunque potranno rilasciare la  dichiarazione di immediata disponibilità e ricevere i servizi e le misure di politica attiva del lavoro i cittadini dell’Unione europea che soggiornano sul territorio  italiano, nel rispetto delle previsioni di cui all’art. 45 del TFUE e della direttiva  2004/38/CE 

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Fonte: ANPAL



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