News Pubblicata il 30/08/2018

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Contratti a termine: aumenta il contributo

Come funziona l'aumento del contributo straordinario per i contratti a termine, destinato a finanziare la NASPI, deciso dal Decreto Dignità



Il decreto Dignità prevede  in caso di rinnovo di un  contratto di lavoro a tempo determinato, compresi quelli in somministrazione, un aumento dello 0,5%  del contributo istituito dalla Legge Fornero  per finanziare la NASpI, ossia l’indennità mensile di disoccupazione per il sostegno al reddito ai lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione. Il testo modifica infatti  il comma 28 dell’articolo 2 della legge 92/2012 in materia di ammortizzatori sociali.

Il contributo era fissato all'1,4% della retribuzione imponibile e ora viene aumentato dello 0,5% PER CIASCUN RINNOVO. Per i datori di lavoro dunque sullla retribuzione dei lavoratori a termine  viene applicato:

il contributo dell'1,4% in occasione del primo contratto,  che passa all'1,9%    per il  primo rinnovo,  al 2,4%  in caso di secondo rinnovo ,

e cosi via. (Ricordiamo che la durata complessiva del rapporto di lavoro cosi regolato non puo superare i 24 mesi , comprensivi di proroghe -max 4- e rinnovi). 

Secondo quanto indicato nella relazione al provvedimento in questo modo si cerca di disincentivare l’utilizzo del contratto a termine, il quale deve rappresentare una tipologia utile esclusivamente ad esigenze limitate e particolari, indirizzando i datori di lavoro verso l’utilizzo di forme contrattuali stabili.
Con un emendamento alla Camera  che è stato inserito nella legge di conversione  sono stati esclusi dall'applicazione dei questa disposizione i datori di lavoro domestico.
E' stata invece confermata  la norma che prevede il rimborso al datore di lavoro del contributo aggiuntivo in caso di trasformazione del contratto  del lavoratore da tempo determinato  in uno a tempo indeterminato.

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Fonte: Fisco e Tasse



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