Nel documento di programmazione della nuova legge di bilancio 2019 il Governo ha inserito le novità sulla riforma della Legge Fornero e sui tagli alle pensioni piu alte. Il Quirinale ha preferito che per quest'ultima misura fosse evitato l'utilizzo del decreto fiscale per cui le proposte saranno discusse in Parlamento nel prossimo mese di novembre, dopo che la bozza di legge di bilancio avrà avuto l'avvallo della Commissione Europea.
Vediamo intanto quanto descritto nel comunicato stampa del Governo emesso dopo il Consiglio dei ministri del 15 ottobre 2018.
PENSIONI D'ORO
Su proposta del ministro del Lavoro e vicepremier, Luigi Di Maio ma con la resistenza della Lega, alla fine si è trovato un accordo sullo stop alla rivalutazione ovvero gli aumenti legati all'inflazione (sulla falsariga di quanto realizzato dal Governo Letta nel 2013) degli assegni pensionistici superiori a 4500 euro netti al mese, non su un vero taglio, quindi e neppure sulla correzione del meccanismo di calcolo . Si parla di blocco totale sulle pensioni superiori di 5-6 volte il minimo INPS e a scalare su quelle inferiori ma non è ancora chiaro effettivamente la soglia minima degli assegni che subiranno i tagli.
Si prevede un risparmio di risorse pari a piu di un miliardo in tre anni. Dovrebbe partire dal 1 gennaio 2019.
PENSIONE ANTICIPATA : Quota 100 e Opzione Donna
PENSIONE DI CITTADINANZA
E' previsto l'aumento delle pensioni minime a 780 euro ( con possibile correzione per chi possiede immobili)
PACE CONTRIBUTIVA
Una sorta di mini "condono contributivo" consentirà di regolarizzare i contributi dovuti e non versati a partire dal 1996, in 5 anni, senza interessi. Questa è l'unica misura che potrebbe trovare spazio nel decreto fiscale, invece che nella legge di bilancio, probabilmente all'interno del pacchetto "Pace fiscale" dedicato a tributi, multe ecc. che saranno condonati.
Ti potrebbero interessare i seguenti ebook della Collana Facile per tutti: