News Pubblicata il 31/07/2018

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Tax credit cinematografico: più tempo per inviare le istanze

Slitta ulteriormente la scadenza per la presentazione delle domande di credito d'imposta per la produzione - passaggio a nuovo regime, ora fissata alle ore 12 del 10 agosto 2018



Più tempo per la presentazione delle domande inerenti il “credito d’imposta cinematografico", ulteriore avviso di proroga pubblicato sul sito della direzione generale Cinema del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact).

A causa dell’inagibilità della piattaforma Dgcol ( Direzione Generale Cinema OnLine) degli ultimi giorni, i termini per la presentazione delle domande relative a

Le agevolazioni in esame sono state riconosciute dalla Legge 220/2016, con gli articoli 15-22, alle imprese della filiera cinematografica attraverso lo strumento del credito d’imposta; la tabella seguente ha l’obiettivo di riassumerle brevemente.

Misura dell’agevolazione A chi è rivolta
Dal 15 al 30 per cento del costo complessivo di produzione di opere cinematografiche e audiovisive Imprese di produzione cinematografica e audiovisive
Dal 15 al 30 per cento, elevata al 40 nei casi previsti delle spese sostenute per la distribuzione nazionale e internazionale Imprese di distribuzione di opere cinematografiche e audiovisive
dal 20 al 40 per cento

delle spese sostenute per:

  • la realizzazione di nuove sale,
  • ripristino di sale inattive,
  • ristrutturazione e l'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche, 
  • l'installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi accessori delle sale
imprese di esercizio cinematografico
Massimo 20 per cento

degli   introiti   derivanti   dalla programmazione di opere audiovisive, con particolare riferimento alle opere italiane ed europee, anche documentari, effettuate nelle rispettive sale cinematografiche, con modalità adeguate a incrementare la fruizione da parte del pubblico

Esercenti sale cinematografiche
tra il 20 ed il 30 per cento

spese sostenute per l'adeguamento tecnologico e strutturale del settore.

industrie tecniche e di post-produzione, ivi inclusi i laboratori di restauro
Dal 25 al 30 per cento della spesa sostenuta nel territorio nazionale, utilizzando manodopera italiana, su commissione di produzioni estere per le imprese italiane di produzione esecutiva e di post-produzione

Con il fine di fornire un quadro di riferimento più completo ricordiamo che i decreti attuativi dei benefici appena elencati sono:

Fonte: Fisco Oggi



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