Nell'ultima newsletter del Garante per la privacy (29.5.2018) si segnala un nuovo provvedimento in materia di utilizzo dei sistemi di geolocalizzazione GPS che consentono il controllo a distanza deI lavoratori. Nel caso specifico si trattava del personale di una società di vigilanza privata e trasporto valori, alla quale in Garante accorda la possibilità di utilizzo di una specifica applicazione negli smartphone e tablet ma prescrive precise modalità di salvaguardia della privacy dei lavoratori e richiede, comunque , l'accordo sindacale o l'autorizzazione ministeriale .
Nelle intenzioni dell'azienda l'applicazione sui dispositivi mobili dei dipendenti era mirata a migliorare la sicurezza delle pattuglie di vigilanza o di trasporto valori in quanto consente l'invio di messaggi di allarme in caso di pericolo, oltre che l'ottimizzazione delle assegnazioni degli interventi . I dati raccolti, le coordinate e la velocità del veicolo verrebbero conservati per un periodo non superiore alle 24 ore, fatte salve speciali esigenze, e il trattamento dati cessa al termine dell'attività lavorativa con la riconsegna dei dispositivi . Il sistema non consente l'indentificazione diretta dei dipendenti e l'accesso in tempo reale ai dati di localizzazione effettuato dal personale della centrale operativa è previsto solo in caso di necessità ed emergenza.
L'Autorità ha ritenuto tale trattamento dei dati lecito, necessario e proporzionato, anche in considerazione della specifica disciplina per il controllo per il trasporto di contanti. Ha richiesto però , a maggiore tutela dei lavoratori:
In conformità a quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori la società si è impegnata a procedere alla convocazione delle rappresentanze sindacali per sottoscrivere uno specifico accordo o, in mancanza di questo, ad acquisire l'autorizzazione del competente organo del Ministero del Lavoro.
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