News Pubblicata il 31/05/2018

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Distacco: dall'UE nuove disposizioni

Per i distacchi transnazionali il Parlamento europeo prescrive assoluta parità retributiva e di tutti i trattamenti e legame piu breve con la previdenza del paese di origine



 E' stata approvata definitivamente la modifica alla direttiva 96/ 71/ CE integrata con la 2014/67/Ue, in tema di distacco transnazionale dei lavoratori. In particolare, a seguito della direttiva  si prevede che il periodo massimo nel quale il lavoratore distaccato resta legato al sistema previdenziale del paese di provenienza, scenda da 24 a 12 mesi (con possibile proroga a 18) . Inoltre si da maggiore forza al  principio di parità di trattamento retributivo tra lavoratori distaccati e non.

L'istituto del distacco transnazionale  dei lavoratori  dipendenti di imprese multinazionali in sedi  dislocate in paesi diversi è   sempre piu diffuso ma  ha spesso evidenziato probelmi applicativi . L'approvazione del Parolamento europeo dovrà essere recepita in tutti gli stati  membri  entro due anni 

Le nuove norme elencate nella direttiva prevedono la parita di trattamento tra i dipendenti di ciascuna sede, indipendentemente dal paese di provenienza in particolare in materia di 

Particolare attenzione viene dedicata al tema dell'indennità  per spese di viaggio, vitto e alloggio per i lavoratori  distaccati.

Infine, si precisa che il concetto di retribuzione è determinato dal diritto e dalle prassi nazionali dello Stato membro nel cui territorio il lavoratore è distaccato e per far rispettare l'impegno di parità retributiva gli Stati membri saranno tenuti a  pubblicare su un unico sito web ufficiale nazionale gli elementi costitutivi della retribuzione.

Gli Stati membri hanno tempo due anni per adeguare le norme interne alle nuove regole: per l'Italia si profila la necessita di  adattamenti al decreto legislativo 136/2016 in tema di parità di trattamento e di regole previdenziali  per i distacchi di durata superiore a 12 mesi.

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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