News Pubblicata il 22/05/2018

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Ape volontario: che succede con il nuovo Governo

Anticipo pensionistico richiesto da 4200 persone nel primo mese. La misura è a costo zero ma è sperimentale e potrebbe non essere confermata



L'anticipo pensionistico APE nella forma volontaria , cioè autofinanziata dal lavoratore con un prestito garantito dalla pensione futura,  è partito il mese scorso : l'Inps ha ricevuto piu di 4200 domande.   La normativa permette di anticipare il momento della pensione  di un periodo compreso tra 6 mesi e 3 anni e 7 mesi, purche si abbiano almeno 20 anni di contributi versati e 63 anni compiuti.

L'APE  è praticamente a costo zero per le casse dello Stato. Si realizza infatti con un anticipo da parte di una banca ( Intesa San Paolo ) che di concerto con l'INPS  eroga un importo vicino  a quello della vera pensione nel periodo-ponte. L'importo viene restituito attraverso trattenute dell'INPS sull'assegno di pensione definitiva, al momento dell' età pensionabile ordinaria (67 anni per tutti dal 2019). L'operazione è assistita anche da un contratto di assicurazione per coprire i rischi di "pre-morienza" , ossia di morte del pensionato prima della fine della restituzione del prestito con cui si scongiura la possibilità di trasferire il debito agli eredi e anzi si assicura una pensione di reversibilità "integra".

Dall'inizio dell'operatività le richieste sono state piu di 4200 con  durata media  di 32 mesi e un assegno ponte medio di  925 euro al mese,  per finanziamenti individuali superiori ai 41mila euro. Complessivamente sono stati “prenotati” sul portale Inps  prestiti per 173 milioni di euro. 

Dato che si tratta di una sperimentazione che durerà fino alla fine del 2019 (In questa prima fase  gli interessati sono i lavoratori nati tra maggio del 1954 e  luglio del 1956) non è certo che il nuovo Governo in fase di formazione ne confermerà   l'utilizzo  successivo. Il programma Lega- M5S in tema di previdenza  infatti prevede una revisione della riforma Fornero che  abbassi l'età pensionabile  ( forse a 64 anni , forse  con il meccanismo di  quota 100, con 41 di contributi)  per cui questo strumento di flessibilità in uscita potrebbe  risultare meno necessario, sempre che la riforma vada in porto in tempi brevi. 

Si tratta in realta di una forma di previdenza integrativa  realizzata  con una collaborazione tra pubblico e privato  a prezzi concorrenziali per gli utenti e come ha dichiarato un rappresentante di  ANIA, l'associazione degli istituti assicurativi, Di Falco al Sole 24 ore: "uno strumento come l’Ape volontario può contribuire a colmare il gap che separa l’Italia da altri paesi europei dove è molto più diffusa la propensione ad assicurarsi sul rischio vita e ed è interessante per far crescere una cultura assicurativa che oggi ancora non c’è, con troppi risparmiatori anche di mezza età che preferiscono accantonare liquidità invece di sottoscrivere una polizza».». 

Leggi tutti i dettagli sull'APE in  "Ape volontario, pronte anche le banche".

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Fonte: Il Sole 24 Ore



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