Nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali attuativo dal 25 maggio 2018. Dalla prossima settimana sarà infatti pienamente attuativo il GDPR, il nuovo regolamento europeo sulla privacy, che ha causato non pochi scetticismi e dubbi tra i professionisti. Una rassicurazione in tal senso è stata fornita da Augusta Iannini, vicepresidente del Garante privacy, intervenendo ieri a un forum organizzato dalla Fondazione studi e dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, che ha sottolineato come:
Si ricorda infatti che il maggior cambiamento contenuto nel GDPR riguarda l’accountability, o “responsabilizzazione” di titolari e responsabili cioè “l’adozione di comportamenti attivi che dimostrino la concreta adozione di misure finalizzate alla corretta applicazione del regolamento privacy”. Si tratta di una grande novità per la protezione dei dati in quanto viene affidato ai titolari il compito di decidere autonomamente le modalità, le garanzie e i limiti del trattamento dei dati personali – nel rispetto delle disposizioni normative e alla luce di alcuni criteri specifici indicati nel regolamento. Anche la designazione di un “responsabile della protezione dati” (RPD, ovvero DPO se si utilizza l’acronimo inglese: Data Protection Officer) riflette l’approccio responsabilizzante che è proprio del regolamento essendo finalizzata a facilitare l’attuazione del regolamento da parte del titolare/responsabile.
Di seguito una tabella di riepilogo
Singoli professionisti e studi di piccoli dimensioni | nessuna conseguenza |
Studio internazionale di grandi dimensioni | valutazione in base all'accountability |
professionista associato o in uns STP | valutazione in base all'accountability |
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