Il programma Italia Startup Visa che dal settembre del 2014 facilita l’attrazione di startupper innovativi dal mondo attraverso una semplificazione della procedura di rilascio del visto per lavoro autonomo raggiunge al 31 marzo 2018 quota 341 candidature. Queste provengono da cittadini di 41 Paesi localizzati in tutti i continenti.
Inoltre la procedura e i requisiti del programma sono stati aggiornati con la pubblicazione, lo scorso 20 marzo, di una nuova versione delle Linee Guida Italia Startup Visa. Redatte in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il Ministero dell’Interno, le Linee Guida richiamano la nuova procedura accelerata per il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro autonomo introdotta dal decreto interministeriale 30 giugno 2017.
Possono richiedere un visto d’ingresso per lavoro autonomo startup i cittadini di Paesi non UE che intendono costituire sul territorio italiano una startup innovativa come definita all’art. 25, comma2, del decreto-legge 179/2012. Nel costituire l’impresa, la candidatura può essere supportata, anche finanziariamente, dagli incubatori certificati di cui all’art. 25, comma 5 dello stesso decreto.
La procedura per ottenere il visto startup costituisce una variante semplificata, digitalizzata e accelerata di quella normalmente prevista per l’emissione del visto per lavoro autonomo. È possibile ripercorrerne le principali tappe seguendo questo schema:
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Fase 1: invio della candidatura. Il cittadino non UE invia all’indirizzo italiastartupvisa@mise.gov.it un modulo di candidatura compilato e l’attestazione riguardante il possesso di una disponibilità finanziaria non inferiore a 50.000 euro, da impiegare per la costituzione della nuova startup innovativa, unitamente al passaporto. Il modulo e la dimostrazione di risorse finanziarie possono essere compilati sia in italiano che in inglese. Il controllo formale sulla documentazione inviata è eseguito dalla Segreteria del programma Italia Startup Visa, costituita presso la Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI del MISE.
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Fase 2: valutazione di merito. Concluso il controllo preliminare, la fase istruttoria prosegue con l’invio della documentazione all’organo preposto per la valutazione, il Comitato tecnico Italia Startup Visa (Comitato ISV), composto da esponenti delle principali organizzazioni dell’ecosistema nazionale dell’innovazione. Entro 30 giorni dall’invio della candidatura, acquisita dalla Questura competente la certificazione dell’insussistenza di elementi che impediscano l’ingresso in Italia del richiedente visto, il Comitato comunica al candidato il risultato della valutazione: in caso di esito positivo, il candidato riceve via posta elettronica un Nulla Osta al visto per lavoro autonomo finalizzato alla costituzione di una startup innovativa (Nulla Osta ISV).
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Fase 3: rilascio del visto. Entro tre mesi dall’invio del Nulla Osta, il candidato si presenta alla sede diplomatico-consolare italiana competente per territorio per ritirare il suo visto per lavoro autonomo startup, della durata di un anno.
A ciascuna delle fasi viene dedicata una sezione nelle nuove Linee Guida qui allegate. In particolare:
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nella prima sezione vengono definite nel dettaglio le caratteristiche della documentazione che il richiedente visto deve allegare alla propria candidatura.
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nella seconda sezione vengono delineati i criteri e le modalità che il Comitato ISV segue nella propria valutazione di merito. È poi dedicato un approfondimento alla cd. variante per “aggregazione” (ossia, diretta all’ingresso nella compagine sociale di startup innovative già costituite), che presenta specificità sia nella modulistica da presentare che nella fase istruttoria.
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nella terza sezione, infine, vengono descritte modalità e documentazione richiesta per il rilascio del visto.
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