L'Inps fornisce nel messaggio n. 1428 del 30 marzo 2018 le nuove istruzioni per ottenere, nel 2018 , il contributo per i servizi di baby sitting alternativi al congedo parentale.
Come noto la misura, istituita con la Manovra Monti nel 2012 , è un contributo di 600 euro mensili erogato per 6 mesi alle lavoratrici dipendenti o 3 mesi alle lavoratrici autonome in alternativa ad altrettanti periodi di congedo parentale facoltativo, dopo il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro. La somma puo essere utilizzata per pagare le rette degli asili nido oppure per pagare una baby sitter.
La presentazione della domanda del contributo per i servizi all'infanzia la domanda va presentata all’INPS esclusivamente attraverso uno dei seguenti canali:
Le richieste sono consentite fino al 31 dicembre 2018, o comunque fino a esaurimento dello stanziamento della legge di bilancio 2017 ( 40 milioni di euro per le lavoratrici dipendenti e per le lavoratrici iscritte alla Gestione separata;10 milioni di euro per le lavoratrici autonome).
La comunicazione di accoglimento o rigetto delle domande viene fornita sia sulla piattaforma telematica INPS che via mail, alle richiedenti che abbiano fornito il proprio indirizzo di posta elettronica , sia pec che ordinaria.
Inoltre va tenuto presente che il beneficio va richiesto:
L'istituto precisa che è possibile cambiare la struttura prescelta o rinunciare al contributo, e usufruire dei mesi di congedo rimanenti, anche dopo la prenotazione di somme nel Libretto Famiglia telematico e vengono date le istruzioni per la restituzione degli importi non utilizzati.
Va anche ricordato che il contributo può essere erogato solo per mensilità intere, quindi anche la rinuncia al congedo non puo avvenire per frazioni di mese.
Infine va ricordato che "la mancata acquisizione telematica del contributo baby-sitting entro e non oltre 120 giorni dalla ricevuta comunicazione di accoglimento della domanda tramite canali telematici equivale a rinuncia tacita al beneficio stesso."