I congedi parentali e quelli di maternità vanno conteggiati nelle ipotesi in cui il contratto collettivo preveda un avanzamento automatico nella carriera, questa l'importante conclusione della Corte di Appello di Venezia nella sentenza n. 841/2018. Il caso riguardava una dipendente inquadrata con CCNL per il personale del trasporto aereo e servizi aeroportuali .
La Corte, riprendendo una sentenza della Corte Europea di Giustizia del 6 marzo 2014, ha affermato infatti che i periodi di congedo obbligatorio vanno considerato "effettivo servizio" e sono da conteggiare ai fini degli avanzamenti automatici, se previsti dal contratto.
Infatti osserva che lo stesso principio viene utilizzato per le assenze per malattia, quindi una diversa considerazione violerebbe il principio di non discriminazione. Diverso il caso in cui il contratto non preveda solo la maturazione dell'esperienza lavorativa ma di particolari requisiti professionali, che devono però essere specificati in dettaglio .
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