È stata pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate la circolare 3/2018 sui PIR: piani individuali di risparmio a lungo termine. I chiarimenti delle Entrate, arrivano dopo la pubblicazione, lo scorso ottobre, delle linee guide del regime di non imponibilità introdotto dalla Legge di stabilità 2017 (L. 232/2016).
Brevemente, la legge di stabilità 2017, ha introdotto nel nostro ordinamento un regime di non imponibilità per gli investimenti operati tramite piani individuali di risparmio a lungo termine da persone fisiche che conseguono redditi di natura finanziaria al di fuori dell’esercizio di un’attività di impresa. I redditi generati da questi prodotti finanziari non sono soggetti a imposizione, pertanto non sono tassati come redditi di capitale e diversi di natura finanziaria e non sono soggetti all’imposta di successione.
Le condizioni per fruire del regime sono:
Per quanto riguarda gli adempimenti fiscali relativi al Pir, questi sono svolti esclusivamente dall’intermediario presso il quale il Piano di risparmio è costituito o traferito.
La corposa circolare delle Entrate dopo aver illustrato le principali caratteristiche del nuovo regime, cerca di risolvere alcune criticità emerse nel confronto tra Ministero, Entrate e principali associazioni di categoria (ABI, ANIA, Assogestioni). In particolare, i chiarimenti più importanti riguardano
In allegato la Circolare dell'Agenzia
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