Allarmante il report dell'Ispettorato del lavoro sui controlli effettuati nel corso del 2017: circa due aziende su tre sono risultate non in regola dal punto di vista amministrativo-previdenziale o in materia di regole per la salute e sicurezza dei lavoratori. I dati purtroppo rilanciano l'allarme sollevato dalle recenti notizie di cronaca riguardo infortuni anche gravissimi nei luoghi di lavoro .
Nel corso della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti , il direttore dell'INL Paolo Pennisi ha illustrato il report sull'attività del 2017 ed a margine è stato emanato un comunicato che riassume anche le linee di intervento previste per i controlli ispettivi nel 2018.
Il 2017 è stato il primo anno di attività dell’Ispettorato , come agenzia Unica che accorpa le funzioni ispettive del ministero con i diversi corpi di polizia e guardia di finanza e coordina anche gli ispettori dell'inps e dell'inai.
Gli accessi ispettivi sono stati piu di 180 mila, superando il minimo concordato nella convenzione tra INL e Ministero di 155mila controlli . Si registra dunque uno scostamento in negativo del 16% rispetto all’anno precedente . L'ispettorato nel report spiega le ragioni della diminuzione dei controlli in numero assoluto, dovuta n gran parte dovuto all’ abbattimento della sovrapposizione degli interventi ispettivi che, evidentemente, comportava che una stessa realtà datoriale fosse conteggiata più volte in quanto oggetto di accertamenti da parte di diversi Organi di vigilanza;
Inoltre va tenuto conto dell' impegno dedicato nella fase di avvio dell’Agenzia, per garantire la progressiva condivisione delle competenze e l’uniformità di comportamento attraverso la realizzazione di percorsi di formazione e aggiornamento svolti da circa 350 unità ispettive che, evidentemente, durante alcuni mesi dell’anno non hanno svolto attività ispettiva diretta.
Un ampia fetta di personale già formato invece è stata destinata a svolgere accertamenti di carattere specificatamente previdenziale e assicurativo , nelle realtà imprenditoriali di medie e grandi dimensioni e che pertanto richiedono tempistiche più lunghe.
Dagli accertamenti conclusi risultano n. 103.498 aziende irregolari che evidenziano un tasso di irregolarità pari al 65% sul totale dei controlli; significa circa due aziende su tre in una situazione di irregolarità.
Per quanto riguarda le COOPERATIVE DI LAVORO : su un totale di n. 3.317 cooperative ispezionate, n. 1.826 sono risultate irregolari , che sono pari a circa il 55% delle cooperative ispezionate). È emerso, inoltre, un numero di lavoratori irregolari pari a n. 16.838 di cui n. 1.444 totalmente “in nero”.
Anche in materia di SALUTE E SICUREZZA purtroppo gli illeciti sono largamente diffusi . Nel report si evidenzia che l'attività di vigilanza nei settori di competenza dell’INL (principalmente edilizia), ha interessato n. 22.611 aziende e sono state contestate n. 36.263 violazioni prevenzionistiche, di cui 28.364 penali e
7.899 amministrative. Il tasso di irregolarità delle aziende ispezionate si attesta infatti al 77,09%.
Nonostante il lieve calo del numero delle imprese ispezionate, l’ammontare dei contributi e premi evasi complessivamente recuperati in occasione degli accertamenti svolti nel 2017, è pari a piu di un miliardo e centomilioni di euro , sostanzialmente in linea (0,09%) con il dato dell’anno precedente.
E' stato anche emanato un comunicato che illustra anche i settori prioritari di intervento per il 2018. Si tratta di: caporalato in agricoltura, logistica, false cooperative e l'attuizione dei tirocini.
Continuerà inoltre lo stretto controllo già in corso dal 2017 sui due colossi multinazionali AMAZON e RYAN AIR.
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