E' stato concordato in commissione Bilancio alla Camera un emendamento alla manovra 2018 in materia di contratti a termine. In particolare si intende a ridurre da 36 a 24 mesi il tetto massimo di utilizzo del contratto a termine “acausale” introdotto dal decreto-legge 34 del 2014, e modificato dal dlgs 81 del 2015 del Jobs act .
La proposta non modifica la normativa sulle causali e neanche il numero di proroghe possibili.
Lo strumento ha avuto un forte incremento negli ultimi mesi dorse per l'aboliizione dei contratti a porgetto e questanno dei voucher lavoro , come evidenziato da tutti i report sul mercato del lavoro ISTAT CENSIS ecc.
Nel secondo trimestre 2017 gli occupati con contratto a tempo determinato sono arrivati al massimo storico di 2,7 milioni di unità, anche se va evidenziato che la cifra rappresenta il 12,5% dei dipendenti , piu o meno come negli altri paesi europei.
La responsabile lavoro del PD, Gribaudo, firmataria del provvedimento ha sottolineato la disponibiltà della maggioranza a ritocchi per bilanciare gli interessi dei lavoratori e delle imprese. In effetti Confindustria si è gia espressa negativamente con il presidente Boccia che ha dichiarato «Dibattere sulla durata dei contratti a tempo determinato non ci sembra sia uno degli aspetti prioritari per costruire un percorso di crescita».
I lavoro in commissione Bilancio continueranno per tutta la settimana fino a domenica e la legge non dovrebbe arrivare in aula per la discussione prima del 19 dicembre.
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