I genitori di bambini nati dopo il 1 gennaio 2017 avranno la possibilità di richiedere un prestito fino a 10mila euro con la garanzia dello Stato.
È stato infatti pubblicato sulla G.U. n. 213 del 12 settembre 2017 il decreto della presidenza del Consiglio 8 giugno 2017, che istituisce il Fondo di sostegno alla natalità, previsto dalla legge di stabilità e affidato al Dipartimento per la Famiglia che lo gestirà in collaborazione con l'Anac (Autorità anticorruzione) e un altro entte pubblico (probabilmente l'INPS).
Come detto il fondo garantira prestiti di importi fino a 10mila euro, da restituire al massimo in 7 anni, ai genitori di bambini nati o adottati a decorrere dal 1° gennaio 2017 e fino al compimento del terzo anno di età del bambino ovvero entro 3 anni dall’adozione. Im caso di affido condiviso potrà essere richiesto una sola garanzia. La garanzia statale coprirà il 50 percento degli importi erogati (quindi ad esempio 5 mila euro su 10mila).
Per accedere al Fondo i soggetti beneficiari devono avere cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea oppure, in caso di cittadino extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ed essere residenti in Italia.
La legge di Stabilità ha previsto una dotazione finanziaria pari a 14 milioni di euro per l'anno 2017, 24 milioni di euro per l'anno 2018, 23 milioni di euro per l'anno 2019, 13 milioni di euro per l'anno 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021.
Le domande andranno inoltrate in forma telematica direttamente alle banche convenzionate che prima di erogare il prestito verificheranno presso l'ente gestore i requisiti e la disponibilità delle risorse che provvedera al fornire le garanzie, seguento l'ordine cronologico di ricevimento delle domande
Per l'operatività della procedura domande si dovrà attendere però una circolare di istruzioni del Dipartimento della Famiglia e probabilmente l'implementazione di una apposita piattaforma informatica INPS.
In tema di aiuti alle famiglie, vedi anche il nostro Dossier gratuito ISEE Indicatore situazione economica equivalente