News Pubblicata il 30/08/2017

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INAIL obbligatoria per l'impresa familiare

Il premio INAIL è dovuto anche per i collaboratori dell'impresa familiare. La Cassazione 20405 2017 riafferma le disposizioni del Codice Unico della Sicurezza



La Corte di cassazione con sentenza n. 20406 del 25 agosto 2017 ha   riaffermato  le disposizioni del Codice Unico della Sicurezza (D.Lgs. 81 2008)  che prevede l'applicazione,  nei confronti dei componenti dell’impresa familiare , delle disposizioni  di sicurezza per l’utilizzo delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale.

In particolare , nel caso di specie vengono riconosciuti  alla titolare di una impresa familiare  il cui coniuge era deceduto per infortunio professionale,   sia il diritto alla costituzione della rendita come superstite sia la  rivalsa per i premi non versati (come datrice di lavoro)
La Cassazione  ricorda infatti che la titolarità dei poteri di organizzazione e gestione anche in materia di sicurezza  sul lavoro rimangono in capo all’imprenditore, e che i partecipanti all’impresa familiare rientrano comunque fra i soggetti assicurabili Inail .

Sul tema la Corte costituzionale, con sentenza 476/87, aveva dichiarato l’illegittimità della parte del decreto 1124 del 1965 che  non prevedeva la loro inclusione.  In caso di infortunio l’Inail può, dunque esercitare l’azione di rivalsa,verso il datore di lavoro, anche se  con il collaboratore familiare non c’è rapporto di subordinazione. 

In materia vi sono comunque orientamenti normativi contrastanti infatti  il Ministero del lavoro con la circolare 154/96 aveva  affermato che ai collaboratori familiari non si applica il Dlgs 626/94 in quanto non possono essere inquadrati come lavoratori con rapporto di lavoro subordinato e nemmeno vengono  richiamati fra gli equiparati .  Inoltre la stessa Corte costituzionale, con sentenza 212 del 1993 dichiarò che  la normativa antinfortunistica e di igiene non può trovare applicazione nell’impresa familiare,  giudicando «problematico l’incastro di obblighi e doveri sanzionati attraverso ipotesi di reato procedibili d’ufficio» in rapporti permeati di vincoli affettivi come quelli familiari.

Fonte: Il Sole 24 Ore



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