Un accordo per mettere in campo interventi mirati di formazione, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori coinvolti dalla trasformazione digitale è stato firmato la scorsa settimana dai Presidenti di ANPAL Maurizio Del Conte e di ASSTEL Dina Ravera, che rappresenta le imprese di telecomunicazione .
E' molto importante questo primo accordo nazionale che vede l'Agenzia governativa per le Politiche Attive del Lavoro e rappresentanza delle imprese impegnati ad affrontare congiuntamente le problematiche di occupazione e occupabilità derivanti dai processi di trasformazione digitale. Si tratta del "Protocollo di intesa per la promozione di interventi finalizzati a favorire l’occupazione nel quadro dei processi di trasformazione digitale delle imprese" sottoscritto lo scorso 8 giugno i fra ANPAL e Assotelecomunicazioni - Asstel, l’Associazione che in Confindustria rappresenta le imprese della filiera delle telecomunicazioni.
"Il valore aggiunto di questo accordo - ha dichiarato il Presidente di ANPAL Maurizio Del Conte - è la volontà di ricondurre a unità l’intera filiera e quindi progettare misure di politica attiva del lavoro mirate ai lavoratori della filiera stessa e non più generaliste, favorendo processi di mobilità professionale".
A fronte dell’impatto crescente che le nuove tecnologie, l’automazione, la digitalizzazione sono destinate ad avere sul mondo del lavoro e in particolare nel settore TLC Il presidente del Conte ha spiegato che sono previsti:
"Da parte di Asstel - ha affermato il Presidente Dina Ravera - vi è l’esigenza di affiancare ai piani di sviluppo digitale già messi in campo dal Governo, banda larga, crescita digitale, Industria 4.0, un progetto nazionale che miri ad aumentare l’occupabilità delle persone nella filiera delle TLC.
L’implementazione dei piani di infrastrutturazione a banda ultralarga fissa e mobile, infatti, sta facendo emergere la necessità di nuove figure professionali e nuove competenze da parte delle aziende TLC. L’accordo con ANPAL va proprio nella direzione di consentire ai lavoratori di essere pronti ad accompagnare l’evoluzione già in atto nella filiera. Riteniamo, infatti, che efficaci politiche attive del lavoro siano la chiave per promuovere l’incontro tra domanda e offerta e mettere tutti, lavoratori e imprese, nelle condizioni di cogliere al meglio le opportunità che derivano dalla trasformazione digitale dell’economia."
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